Raccolta positiva di oltre 32 miliardi di euro per l'industria della promozione finanziaria nel quarto trimestre 2014. Secondo quanto riportano i dati di Assogestioni, questi flussi, aggiunti a quelli registrati nel corso dell’anno, portano il consuntivo 2014 a sfiorare i 134 miliardi.  Alla fine del 2014 il patrimonio gestito dall’industria ha raggiunto la quota record di 1.585 miliardi di euro confermando così un trend di crescita che prosegue ormai da 10 trimestri consecutivi.

 

Nel dettaglio, le gestioni collettive sono state le vere protagoniste della raccolta con 19,7 miliardi di euro in tre mesi e 92,4 miliardi nel corso dell’intero anno. Tra ottobre e dicembre, alle gestioni di portafoglio sono stati conferiti 12,4 miliardi. È invece pari a 41,4 mld la raccolta delle GP da inizio anno provenienti, per la maggior parte, dalle gestioni di prodotti assicurativi (+25,3 miliardi) e dalle GPM retail (+6,6 miliardi). 

 

Durante tutto il 2014, i protagonisti tra i risparmiatori sono stati i fondi: +91,5 miliardi nell’intero anno e +19,3 miliardi nell’ultimo trimestre. I prodotti flessibili, con una raccolta di +42,4 miliardi nell’anno rappresentano la categoria con il risultato di raccolta più significativo (+8,2 miliardi nell’ultimo trimestre), seguiti dagli obbligazionari (+31,6 miliardi nel 2014 e +7,6 miiardi nell’ultimo trimestre), dai bilanciati (+11,5miliardi nei dodici mesi e +3,1 miliardi nell’ultimo trimestre) e dagli azionari (+7,6 miliardi nel 2014 e -186 milioni negli ultimi tre mesi dell’anno).

 

A livello societario, il quarto trimestre è dominato dal gruppo Intesa Sanpaolo, con una raccolta di 9,2 miliardi di euro, con Eurizon Capital che raccoglie 8,3 miliardi. Al secondo posto si piazza Pioneer Investments, con 3,2 miliardi, di cui 2,3 miliardi in soli fondi aperti. Chiude il podio Banca Generali, con una raccolta totale pari a 2,7 miliardi di euro (1,1 miliardi in fondi aperti). 

 

Giù dal podio Deutsche Asset&Wealth Management (1,6 miliardi), Amundi (1,3 miliardi), Allianz (1,2 miliardi) e Invesco (1,1 miliardi).