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Risparmio gestito, decide tutto Generali

11/28/2012 | Italo Marchesi

A ottobre la raccolta netta dell'industria torna in territorio negativo, ma riporta il patrimonio complessivo vicino al record storico. In entrambi i casi pesano le scelte (e l'andamento) del Leone di Trieste.


 

Il mese del sorpasso. Ottobre 2012 sarà ricordato dal risparmio gestito italiano come il mese che ha decretato un nuovo leader dell'industria dei fondi comuni: il gruppo Generali. Dopo anni di primato di Intesa Sanpaolo, a livello di patrimonio totale gestito, alla fine di ottobre, grazie alla riorganizzazione delle società di asset management del gruppo, Generali ha visto crescere il patrimonio totale gestito di 186 miliardi di euro, portandolo a quota 329 miliardi, oltre 100 miliardi in più rispetto a Intesa Sanpaolo che, da oggi, con i suoi 222 miliardi si deve "accontentare" del secondo posto nella classifica per patrimonio. 
 
Ma il gruppo Intesa Sanpaolo si consola con i dati di raccolta. Mentre Generali si aggiudica la maglia nera con un saldo mensile negativo per oltre 1,74 miliardi di euro (influenzando anche in questo caso l'andamento dell'intero settore che chiude il mese con un saldo negativo per oltre 1,8 miliardi di euro), Intesa registra un ritorno della raccolta netta in territorio positivo. Secondo i dati diffusi da Assogestioni, infatti, mentre l'industria deve tornare a fare i conti, a ottobre, Intesa Sanpaolo chiude il periodo preso in esame con un saldo positivo per oltre 105 milioni, un risultato che gli permette, però, di conquistare solo il 10 posto nella classifica mensile per raccolta netta. Una classifica che è dominata da Invesco che raccoglie 387,2 milioni di euro a ottobre.
 
Secondo quanto comunicato da Assogestioni sul podio, accanto alla società guidata in Italia da Sergio Trezzi, si distinguono Banca Mediolanum, con 292 milioni, e AM Holding, con 256,3 milioni. A seguire, nelle top ten mensile (prima di Intesa Sanpaolo), spiccano Poste Italiane (217,1 milioni), Morgan Stanley (208), Azimut (190,3), Franklin Templeton (174), Deutsche Bank (122) e AXA (119).
 
Complessivamente l'industria del risparmio gestito italiano deve però fare i conti con un saldo negativo per oltre 1,87 miliardi di euro e un patrimonio totale in gestione pari a 1.182 miliardi (contro i 992 del mese scorso, dato che si avvicina (grazie alla riorganizzazione di Generali) al record storico del 2007: 1.192 miliardi.
 

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