Torna la voglia di fondi comuni. Purché non siano monetari. Alla fine del mese di luglio, secondo i dati diffusi da Assogestioni, il saldo di raccolta netta dei fondi comuni di lungo termine (non monetari) è pari a 3,29 miliardi di euro. A spingere la raccolta soprattutto i prodotti obbligazionari e flessibili che registrano, rispettivamente, una raccolta netta pari a 3,16 miliardi e 1,66 miliardi. Crollano invece i fondi aperti monetari che alla fine di luglio devono fare i conti con riscatti per oltre 3,26 miliardi di euro.

 

Il buon risultato registrato dai fondi aperti non monetari non è però sufficiente a salvare l'industria dall'ennesimo bilancio negativo. I riscatti registrati dalle gestioni di portafoglio (-1,34 miliardi) spingono il saldo complessivo del settore a -1,28 miliardi di euro, un risultato che porta il bilancio dell'industria dall'inizio dell'anno a -11,4 miliardi di euro.

 

A livello di patrimonio, invece, si segnala una crescita degli asset totali passati da giugno a luglio 2012 da quota 954,25 miliardi a quota 961,54 miliardi.