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Fondi immobiliari: solo il 13% per il retail

4/20/2012 | Roberto Abate

Nonostante la crisi cresce la raccolta nel 2011 del comparto secondo Assogestioni. Oltre l'80% dell'offerta peò è costituita da fondi riservati


Nonostante la crisi in atto e le fosche previsioni del Censis, che prevedono un crollo dei prezzi degli immobili in Italia del 20% entro fine anno, prosegue la crescita dell'industria dei fondi immobiliari in Italia che nel corso del secondo semestre 2011 hanno registrato una raccolta pari a 2,1 miliardi di euro, per un volume delle attività per oltre 41,4 miliardi (+4,5% rispetto al semestre precedente) e un patrimonio complessivo a 25,8 miliardi.


E' quanto emerge dai dati sul comparto di Assogestioni, secondo cui alla fine dello scorso anno l'87% dell'offerta era ancora costituita dai fondi riservati, mentre soltanto il 13% era rappresentata da prodotti retail, per i quali, ricordiamo, vige l'obbligo di quotazione in Borsa. Il grado di utilizzo medio della leva si è attestato al 71,2%, mentre nel secondo semsetre 2011 vi ha fatto ricorso il 78%. Per quanto riguarda poi la destinazione d'uso, il 54% degli investimenti si concentra su immobili ad uso uffici, mentre le attività commerciali pesano per il 17% e solo il 7% delle risorse è invece riposto nel comparto residenziale. A livello geografico, infine, guida la graduatoria delle preferenze il Nord Ovest (46%) seguito dal Centro (35%). Ancora poco significativi gli immobili esteri (1,6%).

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