Botta e risposta tra Antitrust e Ania. Al centro del dibattito il famigerato plurimandato, quello che è stato introdotto dalla cosiddetta Legge Bersani, che doveva rivoluzionare il mondo della Rc Auto e l'attività degli agenti di assicurazione, ma che non ha sortito, dal 2007, anno dell'introduzione ad oggi, gli effetti sperati. Di chi la colpa? Secondo lo SNA (Sindacato Nazionale Agenti di Assicurazione) consulente (ex-promotore) della segnalazione all'Antitrust, le compagnie avrebbe fatto di tutto per ostacolare all'assunzione di più mandati da parte degli agenti con opere disincentivanti.

Da qui la necessità da parte dell'autorità garante del mercato (nella foto il presidente Giovanni Pitruzzella) di verificare attraverso un'istruttoria la veridicità della segnalazione. L'istruttoria avviata si concluderà entro il 30 giugno del 2014 e riguarda nello specifico otto compagnie che detengono circa l'80% del mercato Rc Auto in Italia. Si tratta di Allianz; Assicurazioni Generali; Axa Assicurazioni; Groupama; Reale Mutua e Unipol (che comprende anche FonSai e Milano Ass.).

A rispondere con celerità all'istruttoria ci ha pensato l'Ania che in un comunicato diramato a seguito della notizia fa sapere che “Il mercato della rc auto in Italia è un mercato competitivo”. E che “le imprese di assicurazione italiane rispettano le leggi: le clausole dei contratti di agenzia oggetto dell’istruttoria sono conformi alla natura del rapporto fiduciario che si instaura tra un’impresa e un agente. Quest’ultimo secondo il Codice Civile è l’intermediario incaricato di sviluppare gli affari dell’impresa mandante. Se la previsione di clausole è di per sé una violazione alla concorrenza, scompariranno i contratti di agenzia e le imprese offriranno i loro prodotti attraverso altri canali”.