Il 2011 per le assicurazioni italiane si è chiuso con una raccolta premi complessiva pari a 113,470 miliardi. Di questi, 37,7 miliardi hanno riguardato il ramo danni e 75,7 miliardi il ramo vita. A rivelarlo il rapporto Ania su "L'assicurazione italiana 2011/2012" che elabora anche una previsione sull'andamento dell'industria nel 2012. "Come conseguenza delle prospettive negative previste per l'economia italiana nell'anno in corso, sia in termini di crescita del prodotto interno lordo sia per l'incertezza dei mercati finanziari, generata dai timori sul debito sovrano dell'area dell'euro" si legge nel rapporto firmato Ania, "si stima che, nel 2012, la raccolta premi complessiva risulterà (per il secondo anno consecutivo) in contrazione". 

 

E, come per l'anno scorso, anche nel corso del 2012 la riduzione sarà concentrata nel settore vita che era invece cresciuto nel biennio 2009-2010. In particolare il ramo vita, dopo il calo del 18% registrato nel 2011, potrebbe vedere i premi "ridursi nell'ordine del 5% nel corso del 2012 per effetto sia della limitata capacità di risparmio delle famiglie italiane sia dell'accesa competitività dei prodotti offerti dal settore bancario".

 

La raccolta premi totale (danni e vita) del lavoro diretto italiano, conclude Ania, potrebbe attestarsi nel 2012 a 106,6 miliardi di euro (-3,3% rispetto al 2011). L'incidenza di tali premi sul Pil scenderebbe quindi al 6,74% dal 6,98% del 2011.