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1/18/2020
“Per una struttura come Enasarco, che riscuote ed eroga contributi, è centrale l’ottimizzazione della gestione finanziaria e del patrimonio immobiliare: temi che si intrecciano con quelli della governance della Fondazione, della gestione delle risorse umane a quello, anche troppo disinvolto, delle consulenze esterne”. Ecco perché Enasarco deve essere "consegnata nelle mani di chi ha le giuste professionalità per rilanciarla e garantire un presente e un futuro roseo a consulenti e agenti”. Nelle mani dei consulenti finanziari. Ne è convinto Alfonsino Mei, socio Anasf, primo consulente finanziario ad entrare nel CdA della Fondazione e oggi leader della lista “Fare Presto”, nata dalla coalizione composta da Anasf, Federagenti e Fiarc. Ma perché è così importante partecipare attivamente a queste elezioni? Lo abbiamo chiesto direttamente a Mei che espone il programma e gli obiettivi della lista mandando un messaggio molto chiaro anche a quelle che lui stesso definisce “liste civetta” che rischiano di disperdere i voti dei consulenti. Peccato che in una di queste liste “solo 4” fanno i consulenti finanziari.
Come procede il cammino verso le elezioni Enasarco?
Andiamo verso le elezioni Enasarco 2020 con la nostra coalizione, composta da Anasf, Federagenti, Fiarc: abbiamo deciso di presentare una lista unitaria, in accordo anche con Confesercenti e Anpit, per candidare la coalizione, denominata “Fare Presto”, al governo della Fondazione Enasarco nella prossima consultazione elettorale. Siamo coscienti che è necessario fare presto per salvare l’Ente da un lento e inesorabile declino, altrimenti non ci sarà più modo di invertire la tendenza negativa in atto. Occorre discontinuità e per ottenere i risultati prefissati presentiamo un modello moderno e al passo con le nuove dinamiche del settore dell’intermediazione per poter garantire ai circa 220.000 agenti, rappresentanti di commercio e consulenti finanziari una pensione e una assistenza degne di questo nome. Vogliamo raggiungere i circa 220.000 Agenti e Consulenti in tutte le città d’Italia, con una agenda fittissima e spiegare a loro che questa è l’ultima opportunità di poter salvaguardare le loro pensioni, affidando a gestione dell’Ente ha chi ha le competenze giuste e ha a cuore la professione che fa da una vita.
Sul fronte dei consulenti finanziari registrate una maggiore attenzione? Pensate sia possibile ottenere un risultato importante?
Per l’intera categoria dei consulenti finanziari, il 2019 è stato un anno straordinario. E non solo per l’attività̀ associativa, tecnico-professionale e culturale, svolta nelle sedi appropriate, ma anche (e per certi versi soprattutto) per la compattezza e la lucidità̀ con cui la nostra categoria ha saputo aggregarsi e scendere in campo su uno dei fronti più̀ importanti per il suo futuro e per l’interesse comune di chi fa il nostro mestiere, che è quello pensionistico. L’attenzione sui Consulenti Finanziari è salita vertiginosamente, grazie anche, permettetemi di dirlo, al lavoro svolto dal sottoscritto, primo Consulente Finanziario a entrare nel CdA della Fondazione e che, come Consigliere Anasf, ha sempre riferito con trasparenza le attività svolte dai Cda Enasarco, dando la massima tutela al controllo degli accantonamenti dei Consulenti Finanziari.
Siamo tra le categorie che versano di più in Enasarco e i più preparati tecnologicamente. La categoria dei Consulenti Finanziari svolge un ruolo cruciale in questo percorso di riscatto e rinascita, occupando, anche percentualmente, come iscritti, uno spazio maggiore rispetto agli altri. Per una struttura come Enasarco, che riscuote ed eroga contributi, è centrale l’ottimizzazione della gestione finanziaria e del patrimonio immobiliare: temi che si intrecciano con quelli della governance della Fondazione, della gestione delle risorse umane a quello, anche troppo disinvolto, delle consulenze esterne.
Guardando le liste elettorali appaiono anche altre realtà che sembrano rivolgersi ai consulenti finanziari, non era meglio presentarsi con una lista unica?
Sono d’accordo; peccato che nelle ultime settimane questa aspettativa sia stata disattesa. Per le elezioni Enasarco della prossima primavera sono infatti scese in campo, tra le altre, delle piccole e curiose liste, le classiche liste civetta; una è denominata “Consulenti finanziari uniti in Enasarco”, che di rappresentatività̀ con il mondo dei Consulenti Finanziari ha poco, se non niente, dato che è capeggiata da alcuni esponenti della Cisl Fisascat, ma su 40 candidati ne schiera solo 4 che di mestiere fanno i consulenti finanziari, dei quali, per giunta, solo 2 iscritti all’Anasf: una lista civetta bella e buona insomma. Ci sono Consulenti Finanziari anche in altre liste ma sono stati, a parer mio, incoerenti perché con la loro discesa in campo stanno dando continuità al sistema attuale: probabilmente gli sono state vendute lucciole per lanterne. Un fatto è certo: questa confusione non fa bene a Enasarco; si tratta di un maldestro tentativo di intorbidire le acque, fatto da chi ha a cuore l’interesse personale e non quello della categoria, fatto da chi alle competenze preferisce l’improvvisazione. Sono certo che i nostri iscritti sapranno scegliere tra competenze e professionalità piuttosto che improvvisazione e incoerenza: qui ci sono in ballo i risparmi di 220.000 famiglie e non si scherza con il futuro di chi ha lavorato una vita.
A questo punto qual è il messaggio che volete mandare agli "elettori"?
Agli elettori mi sento di dire che la Fondazione deve essere consegnata nelle mani di chi ha le giuste professionalità per rilanciarla e garantire un presente e un futuro roseo a consulenti e agenti. Va consegnata nelle mani di chi conosce la storia, l’importanza e la responsabilità di queste professioni; al centro del nostro programma ci sono proprio le competenze: siamo le uniche persone, tra i candidati delle varie liste, ad avere le skills adeguate per produrre un aumento delle rendite del patrimonio e una conseguente stabilità per la Cassa. Tra i punti in agenda nel nostro programma c’è l’aumento dei ricavi dal patrimonio immobiliare e mobiliare, la diminuzione dei costi di gestione, la diminuzione delle spese dei legali in carico alla Fondazione, un necessario efficientamento dei servizi rivolti alla categoria, l’allargamento del fronte pensionistico all’ampia platea dei contribuenti silenti. Negli ultimi 10 anni Enasarco ha registrato una perdita media di 5.000 iscritti l’anno e questa rotta va assolutamente invertita, per questo tra i primi punti del nostro programma ci sono i giovani, che intendiamo coinvolgere con un progetto-lavoro i cui benefici cadranno su tutto il sistema Paese. Enasarco deve avere la capacità di rispondere ai bisogni degli iscritti e dare una visione, un’idea chiara di futuro. E noi di “Fare Presto” le abbiamo.
Quali sono le prossime tappe da qui all'appuntamento elettorale?
Nelle prossime settimane, nello specifico, con convegni, seminari e incontri saremo qui venerdì Napoli (24/01), Genova (24/01), Firenze (24/01), Reggio Emilia (31/01), Roma (in occasione di ConsulenTia 2020, dal 4 al 6 febbraio), Lecce (07/02), Viterbo (14/02), Chieti (21/02), Bologna (28/02), Padova (29/02), Torino (06/03), Macerata (13/03), Como (20/03), Milano (27/03), Foggia (27/03), Cagliari (03/04), Sassari (04/04), Palermo (10/04) e Catania (11/04). Non abbiamo ancora calendarizzato, (ma sicuramente ci saremo) le nostre presenze a Lamezia Terme, Bolzano, Trento, Alessandria, Brescia, Bergamo, Bologna, Modena, Ravenna, Siena, Livorno, Pesaro, Pescara, Bari, Salerno, Reggio Calabria, Catanzaro, Messina e Nuoro.
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