Tempo di lettura: 1min

Anasf: "Contratti e documenti sempre in digitale"

6/22/2016

Ecco le tre proposte avanzate dall'associazione in occasione dell'audizione in Commissione bicamerale sulla semplificazione e trasparenza nei rapporti con i clienti


Armonizzare il processo di profilatura della clientela, semplificare la documentazione informativa destinata al cittadino-risparmiatore, razionalizzare gli adempimenti inerenti ai flussi informativi tra investitori, consulenti e intermediari finanziari. Sono le proposte fatte da Anasf al Parlamento in occasione dell’audizione, tenutasi martedì scorso (21 giugno) indetta dalla Commissione bicamerale, nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulla semplificazione e sulla trasparenza nei rapporti con gli utenti nei comparti finanziario, bancario e assicurativo.

L’audizione è stata l’occasione per l’associazione, guidata dal presidente Maurizio Bufi (nella foto), "per evidenziare - si legge in una nota - come, in una prospettiva di completa ed effettiva tutela del cittadino-risparmiatore, il focus sul binomio semplificazione-trasparenza richieda l’applicazione di regole quanto più possibile uniformi tra i vari operatori del settore, alla luce del principio, di derivazione comunitaria, riconducibile al concetto di level playing field". In particolare, riguardo al questionario MiFID, Anasf propone una “maggiore standardizzazione del metodo di rilevazione alla base del questionario di profilatura, nonché a una maggiore profondità dell’analisi delle conoscenze ed esperienze dell’investitore, della sua situazione finanziaria e dei suoi obiettivi di investimento”.

Anasf ritiene anche opportuno evidenziare il ruolo delle iniziative per assicurare che l’informativa destinata alla clientela sia "completa e, al contempo, di agevole consultazione" e ricorda i lavori tenuti dalle Autorità di vigilanza europee (Esma, Eba ed Eiopa) dedicate alla definizione del contenuto e delle modalità di presentazione del Kid (Key investor document). Quanto alla documentazione contrattuale, Anasf propone "l’inversione della modalità di fornitura documentale stabilendo che il formato digitale rappresenti la soluzione principale e dunque di default per la fornitura delle informazioni, attribuendo invece al materiale cartaceo carattere opzionale" rispetto all’attuale soluzione regolamentare, che stabilisce la preminenza della tradizionale modalità cartacea.

 

Condividi

Seguici sui social

Advisor è la prima piattaforma interamente dedicata alla consulenza patrimoniale e al risparmio gestito con oltre 38.000 professionisti già iscritti


Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione


  • Leggi articoli esclusivi
  • Salva le tue news preferite
  • Partecipa ad eventi esclusivi
  • Sfoglia i magazine in anteprima

Iscriviti oggi!

Hai già un profilo? Accedi qui

Cerchi qualcosa in particolare?