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Anasf chiede il commissariamento di Enasarco

5/21/2014

Per i consulenti finanziari (ex-promotori finanziari) l'associazione propone di costituire un'apposita cassa autonoma. Il presidente Maurizio Bufi torna ad attaccare la doppia e ingiustificata contribuzione dei pf a Inps e alla cassa degli agenti di commercio


"Chiediamo il commissariamento di Enasarco, come previsto dalla Legge in caso di mancato raggiungimento della sostenibilità finanziaria cinquantennale". E’ questo l’appello congiunto di Anasf (Associazione Nazionale Consulenti Finanziari (ex-promotori finanziari)), Federagenti (Federazione Nazionale degli Agenti e Rappresentanti di Commercio) e FIAIP (Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali), al mondo politico e istituzionale lanciato oggi in occasione della conferenza, moderata da Fabio Mario Angelicchio, giornalista di La7, che si è tenuta nella Sala Conferenze di Piazza Montecitorio.

Il convegno ha voluto richiamare l’attenzione sul tema delle pensioni di alcune categorie, richiedendo un intervento urgente del governo per la riforma dell’attuale sistema pensionistico Enasarco a tutela delle pensioni degli iscritti a tale forma di previdenza. Il convegno porta alla luce del resto una questione annosa che da tempo Anasf denuncia, e cioè quella della doppia e ingiustificata contribuzione dei consulenti finanziari (ex-promotori finanziari) a Inps ed Enasarco.

Quest’ultimo presenta gravi problemi di tenuta ed equità, con risultati gestionali non in linea con le aspettative, sia a livello di rendimento netto del patrimonio mobiliare sia di quello immobiliare. “Senza parlare dei silenti - ha precisato il presidente Anasf Maurizio Bufi (nella foto) - ovverosia quei contribuenti che hanno versato le somme per un arco temporale inferiore a quanto richiesto e che oltre a non avere diritto alla pensione Enasarco non potranno rivedere le somme accantonate salvo effettuare una prosecuzione volontaria dei versamenti, spesso economicamente insostenibile”. 
 
Alla luce di queste premesse un’azione è ormai urgente e Anasf, Federagenti e Fiaip, pur ognuna per la propria area di competenza, convergono sulla volontà di proporre oltre al commissariamento di Enasarco anche la confluenza verso un ente che verrà individuato. Per i consulenti finanziari (ex-promotori finanziari) in alternativa valutare la costituzione di un'apposita cassa autonoma. Inoltre, è necessaria una riorganizzazione del cosiddetto Piano Mercurio, il piano di dismissione immobiliare avviato alcuni anni fa per far cassa.
 
“I consulenti finanziari (ex-promotori finanziari), categoria di 50.000 unità, hanno una situazione previdenziale 'anomala', con due previdenze obbligatorie di base. Non da oggi, poi, preoccupa la situazione finanziaria dell'Ente”, ha voluto sottolineare Maurizio Bufi. "Chiediamo con forza di sanare questa situazione; non é più rinviabile la riforma di Enasarco, per le troppe criticità che lo contraddistinguono. Ci sono i presupposti per chiedere il commissariamento dell'ente".

“Ferita aperta della previdenza Enasarco", ha dichiarato anche Luca Gaburro, segretario generale Federagenti. "Molti agenti di commercio - ha spiegato - sono costretti a dimettersi in questi anni ed entrano nel novero dei silenti, perdendo la liquidazione. Non é consentita la totalizzazione. In tre anni é stato rivisto tre volte il regolamento. Inoltre é stata attivata una vera e propria svendita del patrimonio mobiliare in questi anni. Chiediamo un sistema alternativo con confluenza di Enasarco in un fondo ad hoc".

“Da un anno Enasarco sta provando a 'cooptare' gli agenti immobiliari nella previdenza”, ha poi precisato Paolo Righi, presidente nazionale Fiaip. "La storia degli ultimi anni della gestione finanziaria mi suggerisce di dire 'Enasarco, no grazie!', anche perché non si può congiungere i contributi con quelli INPS. Questa non é né giustizia né etica sociale. Tre Associazioni per andare contro i poteri forti, non é la politica, é l'associazionismo che fa le nomine in Enasarco. Anche la gestione del patrimonio immobiliare é stata evidentemente sbagliata".

La senatrice Lucrezia Ricchiuti, della 6° Commissione Finanze, presente all'incontro ha sottolineato che "la doppia contribuzione va eliminata e quella complementare dev'essere a scelta. Sulla gestione Enasarco ci vuole trasparenza. Oltre al commissariamento, potrebbe essere utile una Commissione di inchiesta parlamentare" della quale Ricchiuti si é impegnata a farsi promotrice. Il senatore Vincenzo Gibiino, dell'8° Commissione Lavori Pubblici, ha commentato che "é una vicenda tutta italiana il tema dell'impossibilità della ricongiunzione. Non basta il commissariamento, occorre alzare la voce e fare indagini più approfondite". Intervenuto telefonicamente, Silvio Berlusconi, presidente di Forza Italia, ha detto "di comprendere la necessità del commissariamento dell'Ente e che tramite il senatore Gibiino, il loro partito farà il possibile per sostenerlo".

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