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Abi scatenata: "Quella di Moody's è un'aggressione all'Italia"

5/15/2012 | Roberto Abate

L'associazione delle banche critica la decisione dell'agenzia americana che ha abbassato il giudizio a 26 istituti italiani. E chiede a Bruxelles e Banca Centrale controlli più severi sulle società di rating


Un'aggressione all'Italia, alle sue imprese, alle sue famiglie, ai suoi cittadini. Va giù duro l'Abi commentando il taglio di Moody's sul rating di 26 banche italiane. "Ancora una volta le agenzie di rating si confermano come un elemento di destabilizzazione dei mercati con giudizi parziali e contradditori", spiega l'associazione bancaria. "Per abbassare il rating - prosegue l'Abi - questa volta si tirano addirittura in ballo le misure di austerità varate dal Governo Monti, le quali  una volta le stesse agenzie invocavano allorché disegnavano l'outlook negativo delle imprese bancarie".
 

L'Abi così, alla pari della Consob, ha chiesto alle autorità europee e alla Bce affinché tali giudizi "non siano passivamente recepiti nella regolamentazione, nelle procedure e nei modelli di valutazione e venga finalmente varata una severa disciplina di controllo nei confronti di questi soggetti".  L'argomento sarà al centro della riunione di domani del Comitato esecutivo a Milano, durante la quale si valuteranno tutte le azioni da adottare, in ogni sede, per tutelare i legittimi interessi degli istituti di credito e dell'economia italiana, spiega l'associazione delle banche.

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