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1/17/2024 | Daniele Barzaghi
Le Casse di previdenza dei liberi professionisti, elemento imprescindibile nell’industria del risparmio gestito quando si parla di investitori istituzionali, vantavano a fine 2022 (ultimo dato ufficiale) 80,4 miliardi di patrimonio netto totale (con una crescita annuale del +5,36%) secondo il report “Il bilancio del sistema previdenziale italiano” appena ufficializzato dalla società di analisi Itinerari Previdenziali.
Enasarco, Cassa forense, Inarcassa, Enpam e le altre contano, secondo le ultime dichiarazioni, 1.644.897 iscritti (i contribuenti sono circa 300.000 in meno per i diversi regimi concessi da Enpab e Enpapi, ndr), con entrate contributive annue pari a 10.475 milioni di euro, con un aumento tendenziale dell’11,03% . Nel 2022, infatti, solo la Cassa nazionale del notariato ha avuto una riduzione delle entrate probabilmente dovuta al forte aumento dei tassi sui mutui che ha pesantemente colpito il mercato immobiliare riducendo le compravendite e i relativi atti notarili.
Le Casse di previdenza hanno visto crescere il saldo tra le entrate contributive e la spesa per pensioni, attestatosi su un valore superiore ai 4 miliardi di euro (in crescita del 15,35%). Il saldo contabile (2,525 miliardi), invece, si è quasi dimezzato (-48,18%) a seguito dell’annus horribilis dei mercati finanziari.
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