Credem chiude il primo trimestre dell'anno con un utile netto consolidato di 49 milioni di euro, in crescita del 5,2% rispetto a 46,6 milioni di euro dello stesso periodo del 2016. Il margine di intermediazione si attesta a 288,6 milioni di euro rispetto a 284,4 milioni di euro a fine marzo 2016 (+1,5%). All’interno dell’aggregato, il margine finanziario raggiunge 118,1 milioni di euro, +2,8% rispetto a 114,9 milioni di euro dello stesso periodo del 2016, mentre il margine servizi raggiunge 170,5 milioni di euro rispetto a 169,5 milioni di euro nel primo trimestre 2016 (+0,6%).

Le commissioni nette sono in crescita del 13,4% in 12 mesi a 130,8 milioni di euro, di cui commissioni di gestione ed intermediazione in crescita a doppia cifra (+23,8%) compensando il calo delle commissioni da servizi bancari (-2,2%), mentre il risultato dell’attività finanziaria è in calo del 43% (a 22,1 milioni di euro) per una minore operatività sul portafoglio titoli di proprietà. I costi operativi sono pari a 185,8 milioni di euro rispetto a 179,3 milioni di euro di fine marzo 2016 (+3,6%) influenzati dall’espansione commerciale, dall’aumento dell’organico e dai cambiamenti normativi come previsto in sede di pianificazione. Il risultato lordo di gestione raggiunge 102,8 milioni di euro rispetto a 105,1 milioni di euro a fine marzo 2016 (-2,2%), mentre risultato operativo raggiunge 91,3 milioni di euro rispetto a 94,3 milioni di euro nello stesso periodo del 2016 (-3,2%).

Quanto agli aggregati patrimoniali. La raccolta complessiva da clientela a fine marzo 2017 è in progresso dell’8,9% in un anno e ammonta a 63,8 miliardi di euro (58,6 miliardi di euro l’anno precedente). La raccolta indiretta da clientela risulta pari a 36,5 miliardi di euro, +11,1% rispetto a 32,8 miliardi di euro dell’anno precedente. Nel dettaglio, la raccolta gestita cresce del 15,7% e si attesta a 25,7 miliardi di euro rispetto a 22,2 miliardi di euro nello stesso periodo dell’anno precedente; nello specifico le gestioni patrimoniali sono pari a 6,3 miliardi di euro (+11%) e i fondi comuni di investimento e Sicav raggiungono 11,9 miliardi di euro (+19%).