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2/13/2017
Banca popolare di Sondrio ha chiuso il 2016 con un utile netto di 98,6 milioni di euro, in calo del 23,7% dai 137,5 milioni dell’esercizio 2015. Lo rende noto l’istituto in un comunicato, spiegando che è stato “pesantemente penalizzato dai contributi e dagli altri oneri legati alla stabilizzazione del sistema bancario”, tra cui “la svalutazione della quota del Fondo Atlante, per 13,950 milioni”, su un investimento di 50 milioni. Vengono poi citati "i contributi ordinari per 11,170 milioni e straordinari per 26,355 milioni al Fondo di risoluzione nazionale - questi ultimi in relazione agli interventi resisi necessari per il ben noto salvataggio di 4 istituti di credito risoluti - cui si sono sommati i contributi ordinari a favore del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi pari a 6,370 milioni".
Se si escludono i predetti oneri, l’utile netto sarebbe di circa 138 milioni di euro. I ricavi nel periodo risultano in flessione del 16,7% a 884,6 milioni da 1,1 miliardo nel 2015. In particolare, il margine di interesse cala del 12,7% a 474,3 milioni di euro, mentre le commissioni nette si attestano a 293,1 milioni (-3,42%). La raccolta diretta risulta in crescita del 4,76% a 30,9 miliardi, mentre la raccolta indiretta si mantiene stabile a 28,4 miliardi (+0,61%). I crediti deteriorati ammontano a 2.382 milioni, più 0,84%, e costituiscono il 9,41% del totale dei crediti, con una copertura del 46,18% rispetto al 44,47% del 31 dicembre 2015.
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