JP Morgan chiude il 2014 con utile netto in crescita del 21% a 21,8 miliardi, livello record per l'istituto, dai 17,9 miliardi di dollari del 2014. I ricavi risultano in calo del 2% a 94,2 miliardi di dollari da 96,6 miliardi di dollari nel 2013. Quanto alla solidità patrimoniale, a fine 2014 il common equity tier 1 è pari al 10,2%, il tier 1 all'11,6% e il total capital ratio al 13,1%. Nel quarto trimestre del 2014 l’utile netto è di 4,93 miliardi di dollari, in calo del 6,6% rispetto ai 5,3 miliardi nello stesso periodo del 2013. I ricavi sono pari a 22,51 miliardi, in calo del 2,8% da 23,2 miliardi del quarto trimestre 2013. Nel trimestre la banca ha accantonato 840 milioni per perdite su crediti e registrato spese legali per 990 milioni.

La divisione Asset Management chiude l’anno con un utile di 540 milioni di dollari (590 milioni di dollari nel 2013) a fronte di ricavi inc rescita per 3,2 miliardi di dollari (3 miliardi nel 2013). "Il 2014 è stato un anno record per la società dal punto di vista dell'utile e dell'utile per azione. Abbiamo raggiunto gli obiettivi che ci eravamo posti, tra cui la semplificazione del business, i controlli, la disciplina sul fronte dei costi e i coefficienti patrimoniali, mantenendo allo tesso tempo il nostro eccellente livello di soddisfazione della clientela” ha commentato l'a.d. Jamie Dimon. “Tutte le nostre divisioni e l'intera società iniziano il 2015 molto ben posizionate per ottenere crescita e successo a lungo termine".