Banca Mps chiude il primo trimestre con una perdita di 174 milioni rispetto al rosso di 101 milioni dello stesso periodo dello scorso anno. Il risultato dei primi tre mesi ha scontato la rideterminazione del valore di rimborso dei Monti bond legato al corrispettivo che la Fondazione Mps ha comunicato di aver ricevuto per la cessione delle azioni, con un impatto negativo di circa 143 milioni di euro, cui si aggiungono 94,6 milioni di interessi dovuti al Tesoro, che hanno penalizzato il margine di interesse che si attesta nel periodo a 446 milioni di euro, in flessione del 25,4% rispetto allo stesso periodo del 2013. 

I ricavi calano a 891 milioni da 1,03 miliardi di un anno fa (-13,4,%), mentre il margine della gestione finanziaria e assicurativa si attesta a 957 milioni, -18,3% rispetto a 1,17 miliardi del primo trimestre 2013. Aumenta l'esposizione dell'istituto ai crediti deteriorati che sono saliti a 22 miliardi (quasi un miliardo in più da fine 2013), con le sofferenze che sono cresciute del 5,1% e gli incagli del 2,3%. Il numero dei dipendenti rispetto alla fine del 2013 è calato di 1.113 unità per un totale di 27.304, anche se il numero delle filiali è rimasto lo stesso del 2013 (2.334), mentre sono stati chiusi 4 centri specialistici e 4 uffici dei consulenti (ex-promotori).

Quanto al rimborso dei Monti bond, come hanno spiegato i vertici di Mps durante la presentazione della trimestrale, avverrà in contanti e non in azioni, anche grazie all'aumento di capitale che la banca si appresta a realizzare. La tabella di marcia per il rimborso dei fondi ottenuti dal ministero dell'Economia prevede un'ulteriore tranche da 600 milioni di euro entro il prossimo anno.