Credem chiude il primo trimestre 2014 con un utile netto consolidato di 57 milioni di euro, +34,4% rispetto a 42,4 milioni di euro registrati nello stesso periodo del 2013. Il margine di intermediazione registra un trend di crescita pari all’11% a 286,7 milioni di euro rispetto a 258,4 milioni di euro a fine marzo 2013. Il margine finanziario si attesta a 123,6 milioni di euro, +9,8% rispetto a 112,6 milioni di euro dello stesso periodo del 2013 grazie alla riduzione del costo della raccolta.

La raccolta diretta da clientela è in crescita del 3,9% anno su anno a 17.121 milioni di euro, la raccolta assicurativa si attesta a 3.607 milioni di euro (+32,6%), mentre la raccolta indiretta è di 29.563 milioni di euro (+8%). La raccolta gestita si attesta a 18.476 milioni di euro, +10,2% rispetto a 16.766 milioni di euro nello stesso periodo dell’anno precedente; nello specifico le gestioni patrimoniali sono pari a 4.012 milioni di euro (+6,8%) e i fondi comuni di investimento e Sicav sono pari a 8.700 milioni di euro (+8%).

 

Gli impieghi sono pari a 19.548 milioni di euro rispetto a 19.838 milioni di euro nel primo trimestre 2013 (-1,5%), mentre aumentano le sofferenze nette su impieghi si attestano a 1,63% da 1,38% nello stesso periodo del 2013, dato significativamente inferiore alla media di sistema. I crediti problematici totali netti sono pari a 776,8 milioni di euro (738,1 milioni di euro a fine marzo 2013). Il Common Equity Tier 1 ratio è pari a 11,5% per i benefici derivanti dall’introduzione della nuova metodologia di calcolo basata sugli schemi di Basilea 3.

A fine marzo 2014 la struttura distributiva del gruppo, si legge in una nota, si articolava in 637 tra filiali, centri imprese e negozi finanziari. I dipendenti erano 5.684, i consulenti finanziari (ex-promotori finanziari) con mandato 792, 266 gli agenti finanziari Creacasa e 106 gli agenti finanziari specializzati nella cessione del quinto.