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Banca Carige, 2013 da dimenticare

3/28/2014 | Alessandro Chiatto

Perdita record per l'istituto ligure, che chiude l'anno con un rosso da 1,8 miliardi di euro. Avviate le procedure di ricapitalizzazione della controllata assicurativa. Piano 2014-2018, ritorno all'utile dal 2016


Rosso pesantissimo per Banca Carige, che chiude il 2013 con una perdita netta di 1,761 miliardi di euro (23,43 milioni l'utile nel 2012) determinata da voci negative non ricorrenti per 1,168 miliardi. Risultato di gestione negativo per 228,26 milioni.

 

Scende anche il margine d'interesse del 15,6% a/a, a 636,1 milioni (756 milioni nel 2012), mentre il margine d'intermediazione è calato a 1,02 miliardi, rispetto agli 1,23 miliardi del 2012 (-17,2%). Crescono i costi operativi a 792,1 milioni (+17,5%, 674 milioni nel 2012). 

 

Alla luce dei numeri presentati, il cda, guidato dall'ad Piero Montani, ha stabilito che l'aumento di capitale, che sarà eseguito a giugno, sarà di 800 milioni.

 

Nel comunicato della società, viene annunciato di aver avviato le procedure di ricapitalizzazione, per 92 milioni, della controllata Carige Assicurazioni. La decisione, su richiesta della Consob, è stata assunta al termine dell'ispezione condotta dell'Ivass, l'authority che vigila sulle assicurazioni.

 

Il gruppo ha approvato anche un piano industriale per i prossimi quattro anni, che prefigura il ritorno a un livello di utile adeguato a partire dal 2016, fino al raggiungimento di un risultato netto di 219 milioni nel 2018. 

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