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Eurovita, il caso finisce in tribunale

6/23/2023 | Redazione Advisor

Al momento nessuno risulterebbe indagato e nessun possibile reato sarebbe stato ancora ipotizzato. L'inchiesta, tuttavia, è stata aperta dalla Procura di Milano che si occupa di reati finanziari


La procura di Milano ha aperto un'indagine su Eurovita Eurovita (leggi qui le news relative). E’ quanto si legge su Reuters che riporta indiscrezioni rilasciate da due persone che sono a conoscenza direttamente della vicenda della compagnia finita in amministrazione straordinaria e attualmente gestita dal commissario governativo Alessandro Santoliquido. Le fonti hanno detto che finora non è stato identificato alcun reato, anche se l'indagine del dipartimento della Procura di Milano responsabile dei reati finanziari potrebbe in seguito portare alla valutazione delle accuse e all'imputazione di singoli individui.

Come scrive Il Sole 24 Ore, nessuno, allo stato, ha voluto commentare. Né Ivass, l'Autorità di vigilanza che a inizio 2023 è intervenuta commissariando la società, né la compagnia stessa né il fondo Cinven, ancora oggi azionista di maggioranza del piccolo gruppo assicurativo. Come è noto, al momento è in fase di definizione un piano di salvataggio che dovrebbe portare gli asset di Eurovita sotto il controllo dei cinque big assicurativi italiani, ossia Intesa Vita, Generali, Poste, Unipol e Allianz.

Ma come si è arrivati a questo punto? Come è possibile che una piccola compagnia sia finita in poco tempo sull'orlo del baratro? Probabilmente la Procura punta a far luce proprio su questo tipo di dinamica. A inizio anno è emerso chiaramente che la Solvency del gruppo era precipitata sotto il 100% e che il socio di controllo, Cinven (tramite Fondo V), non aveva intenzione di mettere mano al portafoglio per la somma necessaria a rimettere in sesto il profilo patrimoniale del gruppo.

Cinven ha rilevato Eurovita nel 2016 attraverso un fondo con un orizzonte temporale di investimento di cinque anni, con scadenza dunque al 2021. Nel mentre ha staccato circa loo milioni di dividendi e ha integrato in Eurovita altre tre realtà: Ergo, Old Mutual e Pramerica Life. Allo scattare del quinto anno ha avvito le procedure per valorizzare l'asset arrivando a chiedere fino a 7oo milioni di euro per il gruppo assicurativo. Ma il quadro era già compromesso, gli effetti della pandemia da Covid 19 erano già ben visibili a bilancio e le esigenze di capitale di fatto ben chiare.

Non a caso la procedura di vendita è stata chiusa senza successo. La Solvency, d'altra parte, era piombata sotto la soglia del 100% arrivando a toccare in alcune fasi anche ll 90%. E questo non tanto per il modello specifico di Eurovita quanto piuttosto per le dinamiche dei tassi che hanno messo sotto pressione il profilo di capitale della società. Tutto nasce dal portafoglio investimenti della compagnia. Eurovita conta asset per circa 15 miliardi di euro.

Di questi circa 6 miliardi sono riferibili a prodotti unit linked mentre altri 9 miliardi sono legad alle gestioni separate. Di questi 9 miliardi quasi il 70% è stato investito in titoli governativi non italiani, in particolare Bund e titoli francesi. Una scelta che, in condizioni di tassi bassi, poteva rappresentare una sorta di garanzia ma che in un contesto di tassi in ascesa si è rivelato un vero e proprio boomerang. Su quelle obbligazioni infatti Eurovita conta rotonde minusvalenze e nessun beneficio in termini di rendimento.

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