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4/27/2023 | Redazione Advisor
Non ci sarà il Ministero dell’Economia nella prossima riunione per salvare Eurovita. Come si legge su MF Milano-Finanza, con l'annullamento dell'incontro che era stato previsto al Tesoro lo scorso 20 aprile ci si è resi conto infatti che suddividere in cinque parti uguali il portafoglio dell'assicurazione finita in amministrazione straordinaria (come previsto nel piano proposto dalle compagnie) è praticamente impossibile.
Per questo le banche coinvolte nella partita in quanto distributrici delle polizze (Fineco, Fideuram, Credem e Sparkasse) e le assicurazioni chiamate in campo (Poste Italiane, Intesa Sanpaolo, Generali, Unipol e Allianz) dovranno riunirsi di nuovo per capire chi di loro dovrà farsi carico del peso più ingente del risanamento che interessa circa 400 mila clienti e un portafoglio di polizze vita composto da 9 miliardi di euro di gestioni separate e da 6 miliardi di unit linked.
Una nuova data non c'è ancora ma la volontà è di riunirsi alla prima data disponibile considerando che il tempo a disposizione è ormai poco. A fine giugno scade anche il nuovo congelamento dei riscatti disposto dall'Ivass per evitare la corsa dei risparmiatori ai rimborsi delle polizze e le associazioni dei consumatori sono sul piede di guerra.
II Codacons sta studiando le possibili azioni legali a tutela degli assicurati, mentre Federconsumatori ha dichiarato che anche per Eurovita serve una soluzione a livello nazionale e deve intervenire lo Stato. E in effetti in ministero dell'Economia nelle scorse settimane è stato parte attiva nella ricerca di un accordo. Ora però tocca di nuovo a banche e assicurazioni trovare la quadra.
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