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10/28/2014 | Redazione Advisor
Skandia Vita completa il rebranding a otto anni dall’acquisizione da parte di Old Mutual e diventa Old Mutual Wealth. Cosa cambia nelle partnership con i distributori? Lo abbiamo chiesto a Enzo Furfaro, amministratore delegato della società.
Cosa si nasconde dietro al cambio di brand?
È l'ultima tappa di un percorso iniziato nel 2006 e che prevede l'integrazione di due realtà leader nei rispettivi settori. Il cambio di brand è stato volontariamente l'ultimo step di un processo di integrazione che ha avuto fin da subito l'obiettivo di voler valorizzare le peculiarità più interessanti e significative dei due gruppi per riuscire a creare una struttura che fosse ancora più forte. Skandia, quindi, non scompare ma evolve con l'obiettivo di continuare a servire al meglio i propri partner distributivi. Questo è un percorso avviato diversi anni fa che oggi prosegue con il rebranding e che non si tradurrà in un azzeramento di Skandia in Old Mutual, ma nell'integrazione, evoluzione ed unione delle expertise delle due società.
Ma nel marchio scompare il concetto di Vita e appare quello di Wealth?
Il gruppo Old Mutual sta investendo in maniera significativa nella nostra società, senza però snaturare la nostra tradizione di grandi selettori e di leader nel mondo unit. Questo significa che l'expertise che il gruppo Old Mutual porta nella gestione dei fondi porterà in Skandia nuove competenze. Noi manteniamo le peculiarità della nostra offerta e continuiamo a voler offrire ai nostri partner distributivi strumenti in grado di combinare la componente assicurativa e finanziaria lasciando al consulente la possibilità di costruire la propria unit sulla base delle esigenze del cliente finale.
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