Il cda di Premafin, holding della famiglia Ligresti che controlla FonSai, decide di proseguire con il piano Unipol, che prevede la ricapitalizzazione da 400 milioni riservato alla compagnia bolognese, e di convocare allo stesso tempo l’assemblea chiesta dal custode giudiziale del 20% della società sequestrato ai trust offshore per valutare l’offerta per il salvataggio del gruppo Ligresti arrivata dai Sator e Palladio, che sarà comunque esaminata nel caso fallisca l’operazione con Unipol. Lo ha comunicato la finanziaria ieri sera in una nota dopo la riunione del board. In attesa della risposta della Consob sull’esenzione dall’Opa sulla controllata Milano Assicurazioni, è probabile che gli aumenti di Unipol e FonSai ciascuno da 1,1 miliardi possano partire la prossima settimana.

Il board di Premafin ieri ha provveduto anche a riapprovare la trimestrale alla luce del fallimento delle holding della famiglia Ligresti, Imco e Sinergia, chiusosi con un risultato consolidato di 19,4 milioni di euro (negativo per 18,6 milioni di Euro al 31 marzo 2011) contro i 68,4 milioni di euro annunciati il 15 maggio, in quanto il gruppo ha provveduto ad accantonare a fondo rischi ed oneri ulteriori 65,8 milioni che, al netto del relativo effetto fiscale, comportano un peggioramento del risultato del primo trimestre 2012 di 49 milioni. Il cda ha infine provveduto a cooptare nel board Giovanni Maria Conti e Salvatore Cerchione, entrambi amministratori non esecutivi dichiaratisi indipendenti in sostituzione dei dimissionari Samanta Librio e Antonino Geronimo La Russa.

Si è dimesso stamattina, infine, Mario Zanone Poma, amministratore non esecutivo indipendente, per "limpossibilità - si legge in una nota - di conciliare gli impegni professionali in precedenza assunti con quelli di amministratore indipendente, tenuto conto del contesto attuale in cui opera la società".