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9/20/2024 | Daniele Barzaghi
La Banca Centrale Europea ha 60 giorni (più una possibile estensione di ulteriori 30 giorni) per approvare la scalata azionaria di UniCredit per il controllo della tedesca Commerzbank. E in genere li usa tutti.
La valutazione, di prammatica quando un azionista intende superare il 10% di uno dei principali istituti bancari europei sotto il controllo diretto di Francoforte, dirà però qualcosa in più sulle reale intenzioni della seconda banca italiana per dimensioni.
Il parere della Bce (che potrebbe essere impugnato comunque dal Governo tedesco, come fatto dalla Spagna per l'operazione BBVA-Sabadell) prevede infatti un'approvazione per soglie: il 10%, il 20%, il 30% e il 50%.
L'acquirente insomma può dichiarare immediatamente di puntare a rilevare la maggioranza dell'azionariato (e in quel caso può saltare gli step intermedi) oppure procedere per gradi, svelando a poco a poco le proprie intenzioni, per non spaventare i mercati e anche per evitare un immediato impennarsi delle valutazioni.
Le prossime settimane insomma renderanno chiaro l'approccio che l'a.d. Andrea Orcel (in foto) intende adottare. Ieri, intervistato, aveva negato l'intenzione di un'Opa, valutata come mossa eccessivamente “aggressiva” (qui il passaggio)
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