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2/5/2024 | Daniele Barzaghi
Le azioni dello spagnolo Banco Santander e dell'istituto britannico Lloyds Bank (in foto il ceo Charlie Nunn) hanno registrato perdite dopo le rivelazioni del Financial Times, secondo cui i due gruppi avrebbero consentito all’Iran di aggirare le sanzioni finanziarie cui è soggetto il regime degli ayatollah.
Teheran avrebbe infatti utilizzato i conti detenuti nel Regno Unito presso le due banche per spostare segretamente denaro in tutto il mondo come parte di uno schema di elusione delle penali, sostenuto dai servizi di intelligence iraniani.
Secondo i documenti visionati dal FT, Lloyds e Santander UK hanno fornito conti a società di copertura britanniche segretamente possedute da una società petrolchimica iraniana sanzionata con sede a Londra.
I titoli borsistici avrebbero perso valore per i timori degli investitori riguardo a multe ai due istituti da parte delle autorità occidentali. Come ricorderanno i lettori di Advisor tale sorte toccò, sempre per un caso collegato al mancato rispetto delle sanzioni all’Iran, a Standard Chartered e all’italiana UniCredit, cui nel 2019 fu comminata una multa da 1,3 miliardi di dollari.
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