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10/7/2024 | Daniele Barzaghi
Il Ministero dell'Economia si appresta, come notificato da tempo, all’alienazione di una quota della partecipazione detenuta in Poste Italiane (in foto l'a.d. Matteo Del Fante) per esigenze di bilancio: il MEF, che oggi detiene il 64% di Poste (il 29% in via diretta e il 35% attraverso CDP, ndr), ha garantito che la quota in mano pubblica resterà superiore al 50%.
Nel frattempo, il dicastero ha individuato le 11 banche che faranno parte del consorzio di garanzia e di collocamento che si occuperanno della vendita a investitori istituzionali, risparmiatori, dipendenti e al greenshoe (quota aggiuntiva disponibile, utile anche a stabilizzare il prezzo durante una cessione di quote, ndr).
Gli istituti selezionati sono: Intesa Sanpaolo, Mediobanca, UniCredit, Citi, Deutsche Bank, JP Morgan, Barclays, BNP Paribas, Morgan Stanley, Societe Generale e UBS.
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