Nasce il colosso dell'intermediazione cinese, con asset superiori ai 200 miliardi di euro.

La società di brokeraggio Guotai Junan Securities acquisirà la rivale Haitong Securities attraverso uno scambio di azioni. E supererà Citic Securities, attuale leader nazionale del comparto.

Guotai Junan e Haitong sono entrambe controllate da società che gestiscono beni statali per conto del governo di Shanghai e questo fa capire come l'operazione sia stata voluta a livello statale, e potrebbe dare il via a una fase di consolidamento del settore, con ulteriori fusioni tra i principali broker. Almeno sembrano pensarlo le borse visto che già oggi, dopo l'annuncio della fusione, le azioni delle società di brokeraggio cinesi hanno immediatamente visto aumentare le proprie quotazioni.

Pechino ha intensificato i discorsi sulla necessità di riforme nel settore del brokeraggio: l'autorità di regolamentazione dei titoli della Cina ha dichiarato a marzo di voler sviluppare circa 10 campioni nazionali nei prossimi cinque anni, con due o tre banche d'investimento competitive a livello internazionale entro il 2035.

La volontà di creare grandi banche d'investimento competitive arriva dopo che diverse banche globali, tra cui Goldman Sachs e Morgan Stanley, hanno riacquisito il 100% delle proprie divisioni cinesi per essere libere di aumentare la propria quota di mercato. 

Il comparto peraltro appare oggi abbastanza economico e necessita di una trasformazione: le 43 società di brokeraggio quotate in Cina hanno visto i loro ricavi nel primo semestre ridursi del 16%, con un calo dei profitti netti di oltre un quinto rispetto all'anno precedente.