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Banche europee, l’impennata dell’ M&A continuerà

10/22/2024 | Redazione ADVISOR

Martin Kinsler (Man Group): “I prossimi anni vedranno operazioni transfrontaliere, deal all’interno del proprio mercato e in altre linee di business verticali dei servizi finanziari. Ci aspettano tempi entusiasmanti”.


“Con Unicredit che ha messo nel mirino Commerzbank, le istituzioni finanziarie europee si muovono in un contesto maturo per le fusioni, bilanciando sinergie nazionali e ambizioni transfrontaliere”. Martin Kinsler, portfolio manager specializzato in azioni del settore finanziario presso Man Group, sottolinea che “l'acquisizione da parte di Unicredit di una quota del 21% di Commerzbank ha fatto tremare il settore finanziario, accendendo i riflettori su un’ondata di fusioni di ampia portata che, a nostro avviso, continuerà anche nel corso del prossimo anno”.

L’esperto ricorda che “negli ultimi 12 mesi nel Regno Unito e nell'area dell'euro ci sono stati 35 fusioni bancarie domestiche, senza contare quelle legati al conflitto Russia-Ucraina. Sebbene i deal transfrontalieri non siano una novità, l’operazione Unicredit/Commerzbank è particolarmente significativa in quanto coinvolge un campione nazionale di una delle principali economie europee e pertanto rappresenta un test per la sostenibilità del progetto europeo. Ci si chiede ora se l'ondata di fusioni e acquisizioni (M&A) stimolerà altre operazioni transfrontaliere con l’obiettivo di creare alcune grandi entità paneuropee. Attualmente non ci sono banche dell'eurozona, svizzere o nordiche che figurino tra le prime 20 a livello mondiale per capitalizzazione di mercato, il che conferma la percezione di un deficit dimensionale e la necessità di crescere. D'altro canto, le operazioni domestiche comportano in genere meno rischi di integrazione grazie all’affinità culturale, alla maggiore conoscenza del mercato e alla minore interferenza della politica. I fattori chiave di questa impennata delle fusioni e acquisizioni sono tre, alcuni dei quali sono in gestazione da oltre un decennio, mentre altri si sono manifestati più di recente”.

Un'eredità della grande crisi finanziaria: “Nel momento in cui il sistema finanziario globale ha rischiato il collasso alla fine degli anni 2000, quasi tutti i governi europei sono stati costretti a entrare nel registro degli azionisti dei campioni bancari nazionali. L'intervento degli esecutivi ha fornito la necessaria stabilità e, in genere, i governi sono stati buoni azionisti passivi, pur faticando a vedere un ritorno sui loro investimenti. Con il miglioramento della redditività, queste partecipazioni stanno tornando sul mercato. Banche come la britannica NatWest e le irlandesi AIB e Bank of Ireland si sono rimesse in piedi in modo indipendente mentre altre, come la spagnola Bankia, sono state assorbite dai concorrenti. Tra le banche europee che ancora hanno consistenti partecipazioni statali, l'italiana Banca Monte Paschi di Siena e l'olandese ABN Amro rimangono un obiettivo strategico per i concorrenti nazionali e internazionali”.

Il catalizzatore Covid: “Il Covid ha stimolato una risposta di bilancio e monetaria di enorme portata che, alla fine, ha creato le condizioni per un ciclo dei tassi d'interesse che pochi immaginavano possibile prima della pandemia. È una particolarità dell'attuale contesto monetario, ma il lento drenaggio della liquidità dal sistema da parte della Banca Centrale Europea (BCE) mette sotto pressione i costi di finanziamento delle banche. Per la maggior parte delle istituzioni finanziarie questo non è un problema, ma per alcune la gestione dell'uscita dalla liquidità garantita dalla banca centrale inciderà in maniera significativa sulla redditività. A differenza dell'approccio molto lento e attento della BCE al quantitative tightening, nel Regno Unito la Banca d'Inghilterra si sta muovendo a una velocità molto maggiore. Questo ha spinto al consolidamento le banche più piccole del sistema bancario britannico per cui la riduzione della liquidità di emergenza è considerata più problematica. Far parte di una banca più grande può essere un modo semplice per risolvere un problema di finanziamento. La ripresa della redditività delle banche ha fornito capitale in abbondanza, spingendo il management delle banche a scegliere tra investire nella crescita, acquisendo altre banche o restituendo il capitale tramite acquisti di azioni proprie. Sebbene gli acquisti di azioni proprie siano interessanti, offrono un potenziale di crescita futuro limitato. Le autorità di regolamentazione europee hanno esortato le banche a gestire i costi e a diversificare i flussi di ricavi in tutto il contesto successivo alla grande crisi finanziaria. Con l'inversione del ciclo dei tassi d'interesse, questa attenzione ai costi e alla diversificazione diventa più chiara e crea incentivi per le acquisizioni”.

Incentivi normativi: Il compromesso danese: “Il compromesso danese, dal nome della presidenza UE al momento dell’accordo, diventerà sempre più importante nei prossimi anni. Questo compromesso consente a quelle banche, che il regolatore europeo considera un conglomerato finanziario, di acquisire flussi di ricavi non bancari a condizioni vantaggiose da un punto di vista patrimoniale. La recente acquisizione di Axa Investment Managers da parte di BNP Paribas ha sfruttato appieno la nuova legge, inducendo a ricalibrazioni strategiche in tutto il settore e rendendo fattibili acquisizioni prima impraticabili”.

In conclusione, per Kinsler, ci aspettano iniziative coraggiose: “È improbabile che i fattori alla base di questa impennata di fusioni e acquisizioni spariscano presto. Le banche europee, nonostante la gestione disciplinata del capitale attraverso dividendi e acquisti di azioni proprie, hanno visto benefici limitati a livello di valutazioni. Tuttavia, con la crescente fiducia del management e la percezione di dimensioni inadeguate rispetto ai concorrenti globali, c'è un forte appetito per l'espansione. I prossimi anni vedranno operazioni transfrontaliere, deal all’interno del proprio mercato e in altre linee di business verticali dei servizi finanziari. Ci aspettano tempi entusiasmanti”.

 

 

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