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3/29/2023 | Redazione Advisor
Il salvataggio di Eurovita si fa più concreto dopo la riunione tenutasi martedì al ministero dell'Economia a Roma. Riunione, come si legge su MF Milano-Finanza, a cui hanno partecipato Banca d'Italia e Ivass ma anche le banche che in questi anni hanno distribuito le polizze Eurovita, oltre che delle principali compagnie di assicurazione chiamate in soccorso.
La buona notizia è che questa volta sembra esserci un ok di massima da parte di tutti i soggetti coinvolti per arrivare a un'operazione consortile che possa mettere in sicurezza la compagnia. Una manovra da circa 300 milioni di euro che terrebbe uniti tutti gli asset di Eurovita e che vedrebbe la partecipazione di tutti i soggetti direttamente (banche) e indirettamente (assicurazioni) interessati. Il pressing arrivato da Via XX Settembre per far comprendere agli operatori che Eurovita va salvata a ogni costo ha evidentemente funzionato.
In ballo del resto ci sono circa 400 mila risparmiatori che da due mesi, con l'avvio della gestione provvisoria affidata ad Alessandro Santoliquido, hanno visto le loro polizze Vita congelate e che senza un piano di messa in sicurezza di Eurovita potrebbero subire delle perdite anche nelle gestioni separate, considerate da sempre prodotti sicuri. Uno scenario che il ministero dell'Economia vuole scongiurare in tutti i modi, pronto a fare pressione su sistema bancario per arrivare a una soluzione consortile; tra i convocati c'erano esponenti di Banca Fideuram, di FinecoBank ma anche di Sparkasse e Credito Emiliano. La novità di ieri è che anche le assicurazioni avrebbero dato il loro consenso.
Nei giorni scorsi, si legge sempre su MF Milano-Finanza, era stata Generali a far sapere pubblicamente di non voler prendere parte al piano di salvataggio di Eurovita e anche gli altri big assicurativi erano rimasti decisamente freddi. Ma ieri ci sarebbe stato un consenso di altri grandi gruppi, da Poste a Intesa. La palla passa ora al commissario straordinario, che sarà con ogni probabilità lo stesso Santoliquldo, affiancato da altri commissari. Intanto si prepara un nuovo congelamento delle polizze, ma questa volta solo per il tempo necessario a mettere a punto i dettagli del piano di salvataggio. Ma resta da definire un elemento non banale: chi si assumerà il rischio di un'eventuale corsa ai riscatti dopo lo scongelamento delle polizze? Su questo punto il confronto resta aperto.
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