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6/28/2011 | Marco Gementi
Negli Stati Uniti nonostante la debolezza del mercato del lavoro, la crescita continua ad essere trainata dalle esportazioni, stimolata da una buona crescita globale e dalla competitività del dollaro.In area euro incontriamo un crescente divario macroeconomico; da una parte i paesi “core” come la Germania e dall'altra i paesi del sud Europa caratterizzati dalle misure di austerity.
Secondo l'outlook di Allianz la crisi in Eurolandia proseguirà, offuscando i mercati dei tassi di interesse ancora strettamente correlati al rischio sovrano, mentre sale l'avversione al rischio nei confronti del debito pubblico. Ormai nota la preoccupazione delle autorità politiche e delle banche centrali sulla crisi greca.
Franck Dixmier, CIO di Allianz Global Investors Investments Europe, ha affermato: “Questo sembra l’obiettivo della cosiddetta Iniziativa di Vienna, che prevede il roll-over volontario del debito in Grecia. In questo contesto, la nostra allocation strategica sul mercato obbligazionario europeo nel breve termine cerca di mantenere un profilo difensivo, concentrandosi nei paesi “core” dell’Area Euro, in particolare la Germania.”
Obbligazionario
Stati Uniti: per quanto riguarda la politica monetaria la Fed aspetterà ancora un po' prima di alzare i tassi d'interesse e non sembrano necessarie nuove misure di allentamento monetario.
Europa: situazione opposta rispetto al nuovo continente, la BCE continuerà ad alzare gradualmente i tassi. Si prevede che entro fine anno si arriverà all' 1,75%.
Per quanto concerne i rendimenti obbligazionari, nel breve termine si nota una forte volatilità dei rendimenti dei Bund a 10 anni che prevedibilmente oscilleranno tra il 2,75% e il 3,50%. Nel medio termine, se la crisi in Europa rientrerà facendo diminuire l’avversione al rischio, il livello di equilibrio dei rendimenti a lungo termine potrebbe attestarsi nella fascia più alta di questo range. Franck Dixmier afferma:"In tale contesto, sui tassi a breve termine manteniamo quindi una posizione di cautela in vista del rialzo dei tassi da parte della BCE. Sui tassi a lungo termine manteniamo una posizione neutrale sulla duration a breve manteniamo una posizione neutrale anche su altre categorie di investimento (obbligazioni indicizzate all’inflazione e titoli collateralizzati). Continuiamo a preferire le obbligazioni ad alto rendimento in quanto il loro profilo di rischio e rendimento è migliorato durante il processo di deleveraging mentre il tasso di insolvenza dovrebbe restare basso.”
Azionario
I timori negli USA, area Euro e mercati emergenti hanno accentuato la dispersione del mercato in termini geografici, settoriali e di sensibilità ciclica.
Livio Raimondi, Deputy CIO di Allianz Global Investors Investments Europe, specifica: “Noi selezioniamo sempre i nostri titoli sulla base degli stessi criteri di visibilità, tra cui l’esposizione alle fonti di crescita nei paesi o nelle regioni in rapido sviluppo (come i mercati emergenti), la qualità della situazione patrimoniale, una liquidità abbondante, i mezzi per pagare un dividendo elevato e sostenibile nonché il loro “pricing power”. Questi criteri ci hanno spinto verso le aziende chimiche, beni voluttuari e materiali di base. Manteniamo una posizione neutrale su banche e assicurazioni. Il mercato azionario ci sembra interessante e redditizio nella misura in cui si opera una selezione accurata sulla base di criteri a medio termine che comprendono il rendimento.”
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