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8/25/2017
Sarà Francoforte ad avvantaggiarsi dalla fuga del personale della City a seguito della Brexit, l'uscita della Gran Bretagna dall'Ue. La capitale finanziaria della Germania potrebbe guadagnare circa 10.000 i posti in più nel settore finanziario entro il 2021 cui potrebbero aggiungersi secondo stime prudenziali altri 21.300 posti non del comparto finanziario nella sola capitale finanziaria tedesca. Lo scenario più ottimista spinge le stime fino a un massimo di 88.000 posti non finanziari nei prossimi quattro anni nella zona Reno-Meno, che va fino ai confini della Baviera e del Baden-Wuerttemberg.
I dati emergono da un recente studio realizzato dall'istituto privato Whu-Otto Beisheim School of Management per conto dell'Associazione Frankfurt Main Finance. Attualmente il comparto finanziario impiega il 13% dei lavoratori attivi a Francoforte, rispetto al 15% del 2008, un calo dovuto alla crisi finanziaria. A poco più di un anno dall'esito del referendum con cui il Regno Unito ha deciso di stare fuori dall'Ue, Francoforte sembra posizionata meglio degli altri candidati per attirare gli istituti finanziaria attualmente con sede a Londra.
L'inchiesta giunge alla conclusione che ai trasferimenti di posti di lavoro nel settore finanziario si accompagnerà "un effetto moltiplicatore, che porterà a una crescita dell'occupazione anche in altri settori". L'aumento dell'occupazione porterà con sé anche un maggiore gettito fiscale, aggiunge lo studio, che nello scenario più prudente prevede maggiori introiti per la città di Francoforte per circa 136 milioni di euro all'anno e nel più ottimista intorno a 191 milioni di euro.
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