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8/2/2017
Nel caso di una "hard Brexit" le banche internazionali potrebbero dovere trovare capitali ulteriori tra 30 e 50 miliardi di dollari per puntellare le nuove divisioni europee. È quanto emerge da uno studio della società di consulenza Oliver Wyman, riportato dal sito Bloomberg News, che analizza l'impatto sui bilanci delle principali banche mondiali di una linea dura nelle trattative sul post uscita del Regno Unito dall'Unione europea. Con una "hard Brexit" Londra, oltre che l'Ue, potrebbe lasciare anche tutti i trattati e le istituzioni europee di cui fa parte, nonchè il mercato unico, revocando la libera circolazione delle persone.
Secondo le studio i fondi extra sarebbero equivalenti a circa il 15-30% del capitale che le banche wholesale destinano alla regione: troppo per le società più piccole che potrebbero vedersi costrette ad abbandonare del tutto il Vecchio Continente, sulla scia di un calo della redditività.
Inoltre, i costi operativi potrebbero salire di un miliardo di dollari, dal momento che le attività attualmente gestite a Londra dovrebbero essere duplicate nel resto del continente una volta che il Regno Unito avrà lasciato l'Unione europea. "Una hard Brexit, in cui le banche perderebbero la possibilità di accedere al mercato dell'Ue, frammenterebbe il settore bancario wholesale europeo" ha detto Matt Austen, partner di Oliver Wyman, sottolineando che "lo renderebbe anche significativamente meno redditizio, cosa che potrebbe fare calare di due punti percentuali il ritorno sul capitale delle banche".
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