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1/30/2017 | Massimo Morici
Stop della commissione Bilancio del Senato all'emendamento di maggioranza (a firma Rossi) che proponeva di introdurre le misure per l'educazione finanziaria già con il decreto 'salva-risparmio'. La proposta, che recepiva tra l'altro la proposta di legge Bernardo-Pelillo della Camera, è stata bocciata giovedì 26 gennaio per problemi di coperture (ex articolo 81 della Costituzione).
“Proprio stamane (giovedì, ndr) a Modena il Governatore Ignazio Visco ha parlato di nuove sfide per il nostro sistema bancario e di necessità di riforme in quanto elementi essenziali per lo sviluppo. La proposta sull’educazione finanziaria, nonostante i richiami di Padoan, viene bocciata in Commissione Bilancio per motivi legati alla copertura finanziaria, che prevedeva l’impiego di 1 miliardo di euro, sui 20 totali che verranno devoluti per sanare le banche" ha detto Claudia Segre, presidente di Global Thinking Foundation, tra i membri della Consulta per la legge sull’educazione finanziaria.
"Ancora una volta, una scelta incoerente, miope e penalizzante per l’unico Paese che in ambito G20 non ha un piano di sviluppo e diffusione di alfabetizzazione finanziaria” ha concluso Segre. "Ci sono stati dei problemi", spiega il relatore del dl sul risparmio e presidente della commissione Finanze, Mauro Maria Marino. "Stiamo lavorando sull'educazione finanziaria da due anni e mezzo. Un mio disegno di legge, firmato da un terzo del Senato, è stato predisposto già dal dicembre del 2013".
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