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1/19/2017
Deutsche Bank e Credit Suisse chiudono il contenzioso con le autorità statunitensi sui mutui subprime accettando di pagare una maxi multa di complessivi 12,4 miliardi di dollari. La sanzione per la banca tedesca, che rischiava di sborsare 14 miliardi di dollari, è stata dimezzata: Deutsche Bank ha patteggiato una di 7,2 miliardi di dollari per chiudere la vertenza, di cui 3,1 miliardi di dollari quale sanzione e 4,1 miliardi ai risparmiatori sotto forma di agevolazioni ai finanziamenti per la casa.
La maxi multa è legata alla vendita fraudolenta di titoli tossici (obbligazioni garantite da mutui subprime) collocati dalla banca tedesca e dall'istituto elvetico, che contribuirono ad alimentare la crisi finanziaria del 2008. Anche Credit Suisse, infatti, ha finalizzato in questi giorni un accordo con le autorità USA per archiviare un'inchiesta sulla vendita di bond garantiti da mutui prima dello scoppio della crisi del 2008.
In particolare, la banca svizzera sborserà 5,28 miliardi di dollari come previsto in linea di principio lo scorso dicembre, di cui 2,48 miliardi di multa e 2,8 miliardi ai risparmiatori. Deutsche Bank e Credit Suisse hanno ammesso di avere ingannato gli investitori. Questo accordo dovrebbe essere l'ultimo legato alla maggiore crisi finanziaria da quella degli anni '30 del secolo scorso a essere messo a segno dall'amministrazione Obama.
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