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11/4/2016 | Marcella Persola
Intesa Sanpaolo chiude i primi nove mesi del 2016 con un utile netto di 2,517 miliardi contro i 2,830 miliardi dello stesso periodo dell'anno scorso, escludendo i contributi ai fondi di risoluzione e di garanzia dei depositi. I proventi operativi scendono invece del 4,5% passati da 13,266 miliardi contro i 12,664 miliardi attuali. Per quanto riguarda il risultato della gestione operativa anche in questo caso si assiste a un calo del 9,4% visto che si è passati da 7 a 6,34 miliardi dei primi nove mesi del 2016. Per quanto riguarda invece il coefficienti patrimoniali il Common Equity Ratio post dividendi maturati sono 13% pro-forma a regime e il 12,8% con criteri transitori per il 2016.
Entrando nel dettaglio la divisione Private Banking che serve il segmento di clientela di fascia alta (Private e High Net Worth Individuals) tramite Fideuram e le sue controllate ha registrato proventi operativi netti per 1,29 miliardi (+0,5%) rispetto a 1,28 miliardi dei primi nove mesi 2015, pari a circa il 10% dei proventi operativi netti consolidati del gruppo (10% anche nei primi nove mesi 2015); il risultato della gestione operativa di 899 milioni (+0,2%) rispetto a 897 milioni dei primi nove mesi 2015; il risultato netto è pari a 529 milioni, (+0,4%) rispetto a 527 milioni dei primi nove mesi 2015.
La divisione Asset Management invece ha generato proventi operativi netti per 468 milioni, (-15,2%) rispetto a 552 milioni dei primi nove mesi 2015, pari a circa il 4% dei proventi operativi netti consolidati del Gruppo, il risultato della gestione operativa di 371 milioni, (-17,9%) rispetto a 452 milioni dei primi nove mesi 2015; il risultato netto è pari a 282 milioni, -16,3% rispetto a 337 milioni dei primi nove mesi 2015.
“I primi nove mesi dimostrano la capacità di Intesa Sanpaolo di raggiungere risultati solidi in un contesto di notevole complessità: l’utile netto si attesta a 2,3 miliardi, una cifra che sale a 3,2 miliardi se consideriamo anche la plusvalenza relativa alla cessione di Setefi e Intesa Sanpaolo Card. Abbiamo quindi già superato i 3 miliardi di euro che il nostro Piano prevede di distribuire come dividendi cash a valere sull’anno in corso. Intesa Sanpaolo si posiziona tra le banche più efficienti in Europa con un cost/income inferiore al 50% contro una media del settore del 65%. Ci collochiamo ai vertici europei anche in termini di redditività, grazie all’importante contributo di tutte le divisioni della Banca" ha dichiarato Carlo Messina (nella foto) consigliere delegato della banca.
"Ci confermiamo leader europeo nel wealth management: la nostra clientela ci affida attività finanziarie per circa 850 miliardi di euro, di questi circa 310 miliardi ci vengono affidati in gestione, con una crescita di 8 miliardi nell’ultimo trimestre. Il modello di wealth management company verso il quale ci siamo orientati negli ultimi anni sta dando risultati significativi: il 50% dell’utile prima delle tasse deriva da queste attività. Riteniamo di poter affrontare da una posizione di forza l’attuale contesto di mercato” conclude Messina.
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