600 milioni di euro a disposizione delle donne. Intesa Sanpaolo contribuisce all'imprenditorialità femminile, con i fondi totali che hanno superato quota 1 miliardo. L'istituto guidato con caparbietà da Carlo Messina (nella foto) ha aderito al protocollo d'intesa tra Abi, governo e associazioni di categoria a sostegno dell'imprenditorialità femminile e delle lavoratrici stanziando un plafond di 600 milioni a disposizione delle filiali del gruppo per rispondere alle richieste che perverranno entro fine 2015. 

 

Non solo, perché la banca ha predisposto Business Gemma, un finanziamento dedicato che risponde con un'unica soluzione alle tre finalità previste dal protocollo: avvio di una nuova attività, investimento per la crescita e rilancio di un'attività in difficoltà a causa della congiura negativa. 

 

Il protocollo d'intesa, firmato a giugno, prevede che ogni banca aderente metta a disposizione di imprese femminili e lavoratrici autonome un plafond finanziario di finanziamenti e condizioni competitive e che può beneficiare gratuitamente della garanzia della sezione speciale del fondo di Garanzia per le Pmi. Infine, è prevista la possibilità di sospendere per 12 mesi il rimborso della quota capitale delle rate al verificarsi di eventi particolari legati alla vita personale dell'imprenditrice. 

 

Tra le banche che hanno aderito maggiormente, oltre a Intesa Sanpaolo, ci sono Bpm, con 300 milioni di euro e Banco Popolare, con 100 milioni.