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Banche, torna la redditività nel settore

5/22/2014

Lo studio condotto da Prometeia e presentato ieri in occasione del Banking Day 2014 evidenzia che già dal 2014...



Il settore bancario vede la luce in fondo al tunnel. Infatti secondo le previsioni di Prometeia, presentate ieri in occasione del Banking Day 2014, organizzato dalla società di ricerca la fotografia tracciata sul settore è in miglioramento rispetto agli anni passati, tanto che il settore dovrebbe tornare a una redditività positiva, seppure modesta, già nel 2014, per poi migliorare nel corso dei prossimi anni. In particolare il ROE dall'1% del 2014 dovrebbe salire al 4% e oltre nel 2016.

Ma quali le motivazioni? Secondo Prometeia che ha analizzato i bilanci degli istituti in questo primo trimestre del 2014, lo scorso anno i risultati dei gruppi bancari italiani hanno risentito oltre che della bassa redditività dell'attività tradizionale, anche delle elevate rettifiche sui crediti e sugli avviamenti che hanno riguardato soprattutto le banche sottoposte dalla Bce all'esame della qualità degli attivi e allo stress test.

Nel primo trimestre del 2014 gli 11 gruppi bancari quotati italiani hanno chiuso il periodo in utile (1,3 miliardi di euro, dai 900 milioni del primo trimestre del 2013); solo due operatori hanno registrato una perdita. Il risultato è stato sostenuto soprattutto dalle commissioni nette e dal risultato di negoziazione.

E se questa è la fotografia del primo trimestre dell'anno, cosa aspettarsi però dal futuro? Secondo lo studio di Prometeia la raccolta diretta si ridurrà nel corso dei prossimi anni (2014-2015) a causa della contrazione della componente obbligazionaria che invece tornerà a crescere, seppure modestamente nel 2016.

Sul fronte credito a famiglie e imprese, al netto della componente delle sofferenze, si ridurrà ancora nel 2014 (-0,6%), influenzato dall’elevata rischiosità dei prenditori di fondi. Nel biennio successivo riprenderà a crescere ma secondo gli esperti a ritmi contenuti (+2.2% in media)

L’ampliamento dei margini dell’attività bancaria commerciale sarà ancora difficile come risultato di volumi di intermediazione che rimarranno bassi e dell’erosione dei margini unitari della raccolta, nonostante i tassi d’interesse sul credito resteranno elevati in linea con la rischiosità della clientela. Nel 2014 il margine da clientela tornerà a crescere per effetto dell’ampliamento della forbice bancaria e sosterrà il recupero del margine di interesse (+1,9%). Nel biennio successivo il margine di interesse dovrebbe continuare a migliorare (+1,3% in media).

Il margine di intermediazione tornerà ad ampliarsi dal 2015 (+1,2% in media nel prossimo biennio, pari a un flusso cumulato di 1,8 miliardi di euro) sostenuto dalle commissioni nette. Proseguirà il necessario percorso di riduzione dei costi operativi (-1,8% medio annuo nel 2014-‘15), che torneranno a crescere debolmente (+0,2%) solo nel 2016. Il cost income dovrebbe perciò gradualmente ridursi per raggiungere nel 2016 il 56,9%.
Dopo l’ulteriore perdita di esercizio stimata per il 2013 (di poco inferiore ai 16 miliardi di euro), nel 2014 il sistema dovrebbe tornare a realizzare utili per poco meno di 3 miliardi.

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