Via libera dalla Consob al prospetto relativo all'aumento di capitale del Banco Popolare da 1,5 miliardi di euro necessaria per superare gli stress test della Bce. Il calendario dell'offerta prevede che i diritti di opzione dovranno essere esercitati, pena decadenza, dal 31 marzo al 17 aprile. Ad oggi circa il 40% della banca è in mano a investitori istituzionali, tra cui grandi banche e fondi esteri quali Ubs (3,81%), Norges Bank (2,35%), Goldman Sachs (2,12%), BlacRock (1,34%) e Vanguad (1,2%).

Il cda della banca veronese ieri ha approvato le condizioni definitive dell'offerta che prevedono un aumento complessivo da 1,498 miliardi, in via scindibile, in un'unica tranche, mediante emissione di 166.473.775 azioni ordinarie. Stabilito il rapporto di opzione in ragione di 17 azioni ordinarie ogni 18 azioni possedute. Le azioni saranno offerte al prezzo di 9 euro ciascuna, pari a uno sconto del 30,7% rispetto al Terp calcolato sui prezzi di chiusura del 26 marzo 2014. Grazie all'operazione la banca raggiugnerà un common equity del 10,8%, parametro suleriore all'8% richiesto dalla Bce nell'asset quality review.