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BPVI: aumento della redditività nel 2014

3/19/2014 | Redazione Advisor

Nel presentare i risultati relativi al 2013 il presidente Zonin conferma che entro un mese presenteranno un'offerta per la Popolare dell'Etruria.


Si chiude con una perdita netta di 28,2 milioni il 2013 di Banca Popolare di Vicenza, anche se come spiega una nota del gruppo l'obiettivo del 2014 è di aumentare la redditività.

Sul fronte dei risultati la banca presieduta da Gianni Zonin ha realizzato ricavi per 1,086 miliardi in progresso del 3,8% sul 2012 grazie a un miglioramento sia del margine di interesse che si attesta a 525,1 milioni (+3,2%) sia delle commissioni nette (+3,2%) a 280 milioni e al buon risultato (+14,3% a 206,7 milioni) conseguito con la gestione dei portafogli di proprietà. Il risultato della gestione operativa cresce quindi del 14,6% a 429 milioni rispetto al 31 dicembre 2012, portando il rapporto cost/income fra costi e ricavi al 58,5%.

Relativamente alla raccolta il gruppo segna una flessione su quella globale pari a 31,7 miliardi (-2,2%), mentre quella diretta reatil segna un incremento del 7,7% a 26,5 miliardi. In forte crescita anche quella relativa al gestito e previdenziale con 5 miliardi di flussi (+15,8%). Il patrimonio netto consolidato di pertinenza , incluso il risultato netto d'esercizio, si attesta a 3,647 miliardi di euro, evidenziando un incremento di 325,8 milioni di euro (+9,8%) sul 2012, principalmente per effetto dell'operazione di aumento di capitale perfezionata nell'esercizio dalla capogruppo Banca Popolare di Vicenza e della positiva dinamica delle riserve da valutazione relative alle attività finanziarie disponibili per la vendita, in particolare di quelle riferibili ai titoli di stato italiani. Per quanto attiene i ratios patrimoniali consolidati al 31 dicembre 2013 il Core Tier 1 Ratio e il Total Capital Ratio si attestano rispettivamente al 9,21% (8,23% nel 2012) e all'11,81%.

Il presidente Zonin, ha così commentato: "Il 2013 è stato un anno estremamente complesso per l'economia italiana, credo il più difficile degli ultimi decenni, perché ha rappresentato il sesto anno consecutivo di crisi. Nonostante questo, la nostra banca ha continuato a garantire un sostegno pieno e concreto alle imprese italiane, fedele alla sua natura di vera banca popolare e motore dell'economia reale dei territori in cui opera. Coerenti con la rigorosa politica di bilancio e in vista del cruciale ingresso all'interno del sistema bancario europeo, abbiamo preferito essere molto prudenti nelle valutazioni dei risultati per il 2013 con rilevanti accantonamenti sui crediti deteriorati. L'ulteriore richiesta di rafforzamento patrimoniale rivolta sia agli attuali soci, per 700 milioni di euro, che ai nuovi soci, per 300 milioni - ha concluso Zonin - ci consentirà di aumentare il nostro patrimonio, portando il Common Equity Tier 1 ratio a oltre l'11%, per continuare a sostenere l'economia reale e ci permetterà di valutare eventuali operazioni di crescita per aggregazione".

Intanto la banca ha deciso di accantonare l'opzione Veneto Banca (vedi qui Popolare di Vicenza, vara maxi aumento da 1 miliardo) e di concentrare l'attenzione sulla Banca Popolare di Etruria, scegliendo come advisor dell'operazione Mediobanca. Entro fine mese il gruppo di Zonin presenterà l'offerta vincolante.

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