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11/27/2013 | Alessandro Chiatto
Mantenere l'indipendenza e non diventare preda di grandi banche internazionali. E' il messaggio che Carlo Messina (nella foto), ceo di Intesa Sanpaolo, ha voluto mandare nel suo primo incontro davanti ai mille top manager del gruppo, a Torino, all'Auditorium del Lingotto.
Restare autonomi, spiega Messina, può essere raggiunto solo attraverso "l'aumento della capitalizzazione di Borsa". Molto dipende dalle condizioni di contesto e dalla capacità dell'Italia di tornare alla crescita, ma tutto il resto spetta al gruppo e, in particolare, a quello "spirito di squadra che dobbiamo ritrovare e rafforzare: abbiamo di fronte a noi obiettivi molto impegnativi, ma sono convinto che riusciremo insieme a raggiungere grandi risultati, cogliendo le opportunità offerte dalla fase unica che stiamo attraversando".
Per quanto riguarda il nuovo piano industriale, sulla parte relativa alla Banca dei territori che l'ad ha in carico da più di sei mesi, le linee guida sono definite e si stanno già applicando. Su tutto il resto il cantiere è aperto, ma il metodo di lavoro resta lo stesso, "basato sulla condivisione nell'esame dei problemi e nell'individuazione delle soluzioni": 6.000 dipendenti hanno ricevuto un questionario sul nuovo piano, a cui il 90% ha già risposto.
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