Convinto dalle "pressanti insistenze dei principali azionisti e del consigliere delegato", Giovanni Bazoli (nella foto), 80 anni, ha accettato il nuovo mandato per la presidenza del consiglio di sorveglianza di Intesa Sanpaolo, che ieri è stato confermato dai soci riuniti in assemblea a Torino. Il banchiere bresciano ha aggiunto però che in futuro non esiterà a fare un passo indietro mel caso non fosse in grado di espletare il mandato assegnatoli.

Tornando al consiglio di sorveglianza, che si riunirà lunedì 29 aprile per varare il nuovo consiglio di gestione, che sarà guidato da Enrico Cucchiani, confermato nel ruolo di ceo, mentre è data per certa la presidenza di Gian Maria Gros - Pietro, sono stati nominati i vice Gianfranco Carbonato e Mario Bertolissi. Il numero complessivo dei consiglieri, di cui quattro donne, è stato confermato a quota 19, di cui 12 dalla lista di maggioranza (Copagnia di Sanpaolo e fondazione Cariplo), cinque dalla seconda (dalle altre fondazioni) e due da Assogestioni.

Quest'ultima è stata oggetto di discussione dopo che la Consob ha chiesto di verificare il possibile conflitto di interessi tra Eurizon, che è la SGR del gruppo Intesa Sanpaolo e uno dei principali soci di Assogestioni e la lista di maggioranza. Nel corso dell'assemblea Bazoli ha però spiegato che il consiglio di sorveglianza non ha ravvisato "la sussitenza di elementi che possano delineare un collegamento tra i soggetti". Eurizon, infatti, non ha paertecipato alla riunione del 18 marzo di Assogestioni nel corso della quale è stata approvata la lista.