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4/5/2013 | Massimo Morici
Un ulteriore avvertimento alle banche italiane arriva stavolta da Fitch. L'agenzia anglo - americana ha confermato l'outlook negativo ai principali gruppi nazionali che "dovranno affrontare un altro anno difficile dominato dalle incertezze dell'economia". L'aumento degli oneri legati al deterioramento dei crediti, conseguenza di un'economia debole "continuerà per tutto il 2013" per le banche italiane, aggiunge l'agenzia secondo cui l'economia italiana "comincera' a riprendersi nella seconda parte dell'anno" ma ogni rinvio della ripresa indebolirà le prospettive della qualità degli asset e la redditività delle banche.
Per Fitch sarà importante per le banche italiane mantenere una dotazione patrimoniale adeguata per cercare di contrastare peggioramenti dell'economia. Se non ci riusciranno, i rating andranno sotto pressione. Del resto, secondo l'agenzia, solo le banche più forti potranno affrontare l'aumento degli accantonamenti, mentre le banche con un utile operativo pre-impairment più debole avranno più problemi. La Banca d'Italia ha chiesto ad alcune banche una migliore copertura dei crediti e questo "potrebbe fornire una migliore salvaguardia contro ulteriori deterioramenti dello scenario operativo".
Tuttavia, secondo l'ultimo rapporto compilato dal Fondo monetario internazionale dopo la sua missione in Italia, gli istituti nostrani, a differenza di quanto avvenuto in altri paesi, hanno raggiunto i requisiti di adeguatezza patrimoniali "con modesti apporti da parte dello Stato". Se si guarda l’aggregato delle prime dieci banche, però, il risultato per il2 012 è col segno meno: un rosso di oltre 1 miliardo di euro.
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