Mentre la Banca del Giappone sorprende - o forse non così tanto - i mercati annunciando una nuova politica monetaria più aggressiva al fine di rilanciare l'economia e toccare un'inflazione del 2%, Nathan Gibbs - Fund Manager, Japanese Equities di Schroders - commenta così il nuovo Policy Board dell'istituto: "Il nuovo board si è costituito e ha completato il suo primo meeting sotto la leadership di Kuroda, il nuovo Governatore. Dato l'uso di parole forti nelle settimane passate, sia da parte di Kuroda che del primo ministro Abe, gli investitori si attendevano già da tempo un inasprimento della politica monetaria. In questo senso, per il Governatore è stato difficile sorprendere il mercato in positivo, e gli investitori potrebbero avere perplessità sul meeting, nonostante le buone intenzioni di rilancio dell'economia giapponese".    

 

 

L'impatto sui mercati può comunque dirsi superato: le politiche che cambiano, l'attitudine della Banca del Giappone e le prospettive future hanno scosso positivamente i mercati. Come dire che la Banca "ha fatto il suo lavoro" sul breve termine e l'attenzione si sposterà ben presto sulle politiche di governo e i problemi strutturali e le riforme di cui il Paese ha bisogno, "così da assicurare a qualsiasi economia nascente un revival di lungo termine nelle prospettive di crescita del Giappone".