Il Banco Popolare chiude il 2012 con un rosso che sfiora il miliardo di euro (-945 milioni) per effetto delle perdite di Agos Ducato e delle rettifiche su crediti richieste dalla Banca d'Italia. L'istituto aveva registrato nel 2011 un utile di 185 milioni di euro. L'andamento economico negativo dello scorso anno, spiega la banca in una nota, non ha avuto alcun impatto né a livello patrimoniale né sulla liquidità della banca, tanto che i coefficienti patrimoniali (Core Tier 1 al 9,4%) superano "abbondantemente il livello obiettivo suggerito dall'Eba. Il risultato netto normalizzato nel 2012, escluse tutte le componenti straordinarie, sia negative che positive, è positivo per 145 milioni.

In particolare, da Agos-Ducato, la joint-venture nel credito al consumo controllata dal Crédit Agricole, il Banco ha riportato una perdita d'esercizio di 516 milioni (400 milioni nel quarto trimestre e 116 milioni sui nove mesi). Per quanto riguarda invece il rischio di credito, su cui la Banca d'Italia ha acceso un faro su un campione di banche, nel corso dell'ultimo trimestre sono state registrate rettifiche di valore su crediti per 683,5 milioni portando l'ammontare complessivo dell'addebito al conto economico a tale titolo per l'intero esercizio 2012 a 1,2 miliardi.

Il margine di interesse si attesta a 1.759,4 milioni ed evidenzia una diminuzione del 2,5% rispetto al dato dell'esercizio precedente (1.804,7 milioni), con una contribuzione del quarto trimestre di 402,7 milioni rispetto ai 441,7 milioni del terzo trimestre. Le commissioni nette ammontano a 1.364,3 milioni in crescita del 7,3% rispetto ai 1.271,8 milioni rilevati al 31 dicembre 2011. Il risultato netto finanziario è pari invece a -6,7 milioni rispetto ai 697,2 milioni dell'esercizio precedente ed ai 97 milioni del 30 settembre 2012. Le spese per il personale (1.394,9 milioni) evidenziano una diminuzione del 7,3% rispetto al dato di 1.505,5 milioni dell'esercizio precedente. Il totale degli oneri operativi risulta quindi pari a 2.260,5 milioni ed evidenzia una riduzione del 5,7% rispetto ai 2.398,0 milioni dell'esercizio precedente. Il cost/income di periodo risulta pari al 62,6% rispetto al 71,7% dello scorso esercizio.

Considerando i vari aggregati patrimoniali, la raccolta diretta al 31 dicembre 2012 ammonta a 94,5 miliardi ed evidenzia un decremento del 5,7% rispetto ai 100,2 miliardi del 31 dicembre 2011 (-2,1% la variazione registrata nel quarto trimestre). La raccolta indiretta ammonta a 61,8 miliardi: in questo caso il calo del 4% rispetto ad inizio anno (nel quarto trimestre 2012 il calo è stato del 3,3%) è dovuto alla componente della raccolta amministrata che evidenzia un calo del 7,2% rispetto a fine esercizio 2011 (- 5,3% la variazione registrata nel quarto trimestre). La raccolta gestita, invece, cresce anche nel quarto trimestre ed ammonta a 26,7 miliardi evidenziando un incremento dello 0,7% rispetto ad inizio anno (-0,5% nel quarto trimestre), grazie ai collocamenti di quote di fondi e Sicav perfezionati nel corso dell'esercizio (+35,3% rispetto a fine 2011). Gli impieghi lordi ammontano a 96,2 miliardi ed evidenziano un decremento dell'1,3% rispetto ad inizio anno (-1,8% la variazione registrata nel quarto trimestre).

Per quanto riguarda il 2013, "il basso livello dei tassi di mercato continuerà a rappresentare un elemento di pressione sulla redditività bancaria, assieme alla modesta evoluzione dei volumi di intermediazione ed al livello delle rettifiche su crediti" Pertanto, conclude la banca, "proseguire nell'attento controllo dei costi operativi sarà indispensabile per compensare gli elementi negativi indotti dal mercato".