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2/12/2013 | Roberto Abate
La Banca Popolare di Spoleto finisce in amministrazione straordinaria. Lo comunica la banca stessa in una nota in cui spiega che il Ministro dell’Economia e delle Finanze, "con decreto dell’8 febbraio 2013, ha disposto, su proposta della Banca d’Italia, lo scioglimento degli organi con funzioni di amministrazione e controllo". La decisione segue "le negative risultanze degli accertamenti ispettivi condotti da questo Istituto", prosegue la nota.
Pertanto sono stati nominati i due commissari straordinari, Giovanni Boccolini e Nicola Stabile, e il comitato di sorveglianza, composto da Silvano Corbella, Giovanni Domenichini e Giuliana Scognamiglio, i quali si sono insediati in data odierna. "La clientela - prosegue la nota- potrà quindi continuare a rivolgersi agli sportelli della banca, che prosegue regolarmente la propria attività.
La banca umbra era finita nel mirino di Via Nazionale negli scorsi anni, soprattutto a causa del suo principale azionista la Cooperativa Spoleto Credito e Servizi (51%) guidata da Giovannino Antonini, dimessosi nel 2011 dietro il forte pressing della Banca d'Italia assieme al d.g. Alfredo Pallini e in seguito risalito alla presidenza. Nei giorni scorsi la cooperativa ha rifiutato un'offerta per rilevare la quota di maggioranza della banca da parte di una cordata guidata da Francesco Carbonetti e avrebbe dovuto vendere (o comprare) entro lunedì 11 febbraio il 26% della banca detenuto dal Monte Paschi di Siena, che aveva esercitato il diritto di cederla in base a un patto parasociale disdettato sei mesi fa.
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