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11/6/2012
Il Credito Valtellinese ha chiuso i primi nove mesi del 2012 con un utile netto di 31 milioni, in calo del 29,8% rispetto ai 44,3 milioni dello stesso periodo del 2011. Nel solo terzo trimestre il risultato netto è sceso del 76,5% a 2,8 milioni. Da gennaio a settembre il gruppo ha registrato proventi operativi per 602 milioni (-5,3%), con margine di interesse a 358,2 milioni (-7,9%) e commissione nette a 194,5 milioni (-9,6%).
Gli oneri operativi sono scesi del 4% a 407 milioni, per un rapporto cost/income al 67,7%. Quanto agli aggregati patrimoniali, la raccolta globale si è attestata a 34,3 miliardi (+2% rispetto a fine 2011), con raccolta diretta a 22,7 miliardi (+2,9%), mentre i crediti verso la clientela hanno fatto segnare +0,5% a 22,4 miliardi.
Peggiora la qualità del credito, che sul conto economico si traduce in un costo del credito di 80 punti base (75 punti nell'esercizio 2011). Quanto alla prospettive sull'intero 2012, Creval nota che "nel complesso - si legge nel comunicato - il quadro economico generale permane negativo, determinando condizioni sfavorevoli per l'operatività delle banche, le cui prospettive di redditività per l'anno in corso rimangono contenute". L'istituto guidato dall'a.d. Miro Fiordi ha poi approvato l'aumento di capitale da 22,4 milioni al servizio dell'opas volontaria sulle azioni della controllata Credito Siciliano.
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