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10/15/2012 | Ippolito Catania
Sui principali istituti europei pesa un deficit di circa 80 miliardi di euro. La stima è di Mediobanca Securities che ha analizzato i bilanci dei 33 principali istituti europei, tra cui le prime dieci banche italiane, dai quali emergerebbero crediti dubbi per 105 miliardi di euro, pari all'8,2% degli impieghi.
Il report in particolare non considera solo i crediti in sofferrenza, ma tutti i crediti dubbi secondo la normativa italiana. In dettaglio, 22 miliardi sono di pertinenza delle banche italiane, il livello più alto in Europa e inferiore solo a quello delle banche del Regno Unito (31 miliardi) e pari al doppio del deficit di capitale di quelle spagnole (10 miliardi).
Gli istituti italiani, tuttavia, presentano garanzie doppie rispetto ai concorrenti europei: i fondi rischi (a cui le banche associano garanzie immobiliari) coprono il 46% dei crediti dubbi, contro una media europea del 40%, anche perché all'estero si cercano minori garanzie: in Italia, a causa dei lunghi tempi della giustizia civile, ci vogliono in media dagli 8 ai 10 anni per assegnare all'istituto l'immobile dato in pegno dal debitore insolvente.
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