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Banche, una vitamina chiamata "real estate"

10/15/2012 | Redazione Advisor

Il mercato edilizio sta energizzando l'economia americana. Lo dimostrano i risultati dell'ultimo trimestre di due dei più importanti istituti finanziari, JP Morgan Chase e Wells Fargo


 

Quello che più sorprende, nella lunga risalita dell'economia statunitense, è che per ritrovare la luce, si torni al punto di partenza. Da dove tutto è cominciato. Banche e mercato immobiliare. Le bolle, le bettole, le beghe. Il Wall Street Journal lo rende esplicito. Due dei più grandi istituti finanziari americani (JP Morgan Chase e Wells Fargo) hanno sofferto molto meno, nel rilasciare il bilancio relativo al terzo trimestre, proprio grazie al settore real estate, che si conferma un elemento chiave nelle performance economiche del paese. 

 
Il mercato dell´edilizia statunitense sembra infatti attraversare una fase di rimbalzo. Lo conferma Jacco de Winter, analista di ING Investment Management, che in un recente report ha scritto: "In agosto, le vendite di abitazioni hanno fatto un balzo in avanti del 7,8% rispetto al mese precedente, al tasso annualizzato di 4,82 milioni. Ad incoraggiare anche la terza tornata di quantitative easing predisposta dalla Fed, che acquisterà ogni mese titoli garantiti da ipoteca per 40 miliardi di dollari finché l'´outlook per il mercato del lavoro non sarà sostanzialmente migliorato. La ripresa del mercato immobiliare americano sarebbe pertanto un forte stimolo per l'economia statunitense". 

 
Ne sono convinti anche James Dimon (chief esecutive di JP Morgan Chase & Co.) e Tim Sloan (chief financial officer Wells Fargo & Co.): "Abbiamo visto un punto di svolta". Intanto per le banche americane è in arrivo un nuovo stress test: in particolare la Fed avrebbe delineato due differenti linee di azione, che prevedono test condotti dagli organismi di supervisione e dagli istituti stessi. "L'applicazione degli stress test previsti dal Dodd-Frank Act è un passo importante degli sforzi della Federal Reserve per favorire le buone condizioni del sistema finanziario", sta scritto in una nota della Banca centrale americana. Nell'ambito della regolamentazione, le maggiori banche americane dovranno condurre i test nell'autunno e pubblicare i risultati entro marzo 2013, mentre quelle con asset tra i 10 e i 50 miliardi avranno a disposizione un anno di tempo in più.

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