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9/12/2012 | Redazione Advisor
Un maxipremio per Bradley Birkenfeld, ex banchiere di Ubs, per il suo ruolo di informatore delle autorità sulle pratiche irregolari della banca svizzera quando si trattava dei conti offshore segreti aperti da facoltosi contribuenti americani. Come dire, dopo la frode fiscale, ecco spuntare la luce. Chissà che la decisione di conferirgli 104 milioni di dollari da parte dell'Internal Revenue Service, il Fisco americano, non invogli altri banchieri a trasformarsi in "talpa".
La somma intascata è "un record", ha assicurato il suo avvocato Stephen Kohn. Leggasi: la maggior ricompensa di sempre. Già, perché quella di Birkenfeld è la storia delle complesse tattiche messe in campo da Washington nella lotta senza quartiere ai reati finanziari, dall'insider trading all'evasione, all'indomani della crisi finanziaria.
L'ex dipendente di Ubs aveva rivelato che l'istituto finanziario avrebbe incoraggiato il comportamento illegale da parte dei propri clienti. Nel 2009 Ubs ha pagato 780 milioni di dollari per chiudere il procedimento, rivelando inoltre le informazioni riservate di circa 4.000 contribuenti americani in possesso di conti segreti. Birkenfeld sta ancora scontando una condanna a 40 mesi di carcere.
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