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9/3/2012 | Roberto Abate
Pagelle di nuovo a rischio per le banche italiane. Moody's, nel suo rapporto settimanale, ha messo in guardia gli istituti nostrani dall'effettuare ulteriori accantonamenti legati a potenziali perdite su crediti che sono stati allocati e che potrebbero avere un impatto negativo sulla loro valutazione.
Diversi istituti primari, secondo l'agenzia di rating, hanno comunicato un aumento delle loro perdite su crediti, da +19 a +49% (nel primo semestre questi ratio si attestano al 37% per Intesa Sanpaolo e al 24% per UniCredit), rispetto allo stesso periodo del 2011. Questo, si legge in una nota dell'agenzia, "prova il deterioramento della qualità delle attività delle banche in un'Italia di nuovo in recessione, che influenza negativamente sulla loro già bassa redditivita'".
Moody's a luglio, dopo il declassamento del debito sovrano italiano a Baa1 con outlook negativo a causa della difficile situazione nell'Eurozona e dei "rischi di contagio" che possono arrivare da Spagna e Grecia, ha tagliato anche il "voto" a una decina di banche italiane, incluse UniCredit e Intesa Sanpaolo, mentre lo scorso maggio gli istituti nostrani finiti sotto la tagliola dell'agenzia furono ben 26.
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