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8/17/2012 | Roberto Abate
La Commissione Ue spinge l'acceleratore per introdurre al termine del 2012 il progetto di unione e supervisione bancaria deciso al Consiglio europeo del 28 e 29 giugno, estendendo i poteri della Bce, che dal 2013 potrà vigilare su tutti gli istituti di credito dell'Eurozona, comprese le piccole casse di risparmio e le cooperative.
Lo rivela oggi il quotidiano tedesco Handelsblatt, citando fonti della Commissione Ue, secondo cui sui tavoli di Bruxelles vi sarebbe gia' una bozza di programma che prevede di introdurre il piano al termine del 2012. La proposta della Commissione, attesa per l'11 settembre, prevede che sia le autorità nazionali sia la Bce possano intervenire solo quando intravedono "rischi pericolosi", scrive il quotidiano tedesco. All'esterno della zona euro, invece, le banche centrali nazionali continuerebbero a occuparsi dei propri istituti di credito, scrive ancora il giornale.
L'assegnazione di queste prerogative alla Bce andrebbe incontro a quanto auspicato dal presidente francese Francois Hollande, prosegue il quotidiano, ma non soddisferebbe i desiderata della Germania, che preferirebbe invece una supervisione di Francoforte solo sulle 25 grandi banche europee. L'unione bancaria, coadiuvata con una qualche forma di unione fiscale, rientra all'interno del piano di Bruxelles per risolvere la crisi del debito dei paesi periferici dell'area euro ed è, a parere quasi unanime degli esperti, la condizione necessaria per un’unione monetaria sostenibile della zona euro.
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