Morgan Stanley: l'alba delle macchine contro l'uomo
8/10/2012 | filippo.brunamonti
La banca d'affari assume programmatori ed esperti di tecnologia per gestire in modo elettronico la divisione del trading di bond. Addio professionisti strapagati
Il business del bond-trading è in rallentamento? Morgan Stanley aggiusta il problema rimpiazzando i bond-traders con computer e macchinari ipertecnologici. Lo rende noto il Wall Street Journal secondo cui la banca preferirebbe le macchine ai trader (che, per inciso, costano cari alla compagnia). A cominciare dalla divisione bond, e poi chissà cosa aspettarsi in futuro, come cambierà la gestione del lavoro...
La banca d'affari ha deciso di seguire questa linea: assumere programmatori ed esperti di tecnologia per gestire in modo elettronico l'intero, raffinato trading di bond e gli ordini dei clienti. Obiettivo: incrementare la redditività della divisione. La banca fa sul serio, ha già dato una sforbiciata che si aggira tra il 10 e il 20%, e parliamo di organico (in carne ed ossa) dei desk d'intermediazione delle attività a reddito fisso.
Il team di trading sui bond era composto per almeno 200 professionsiti, con una loro storia e con una serie di competenze levigate. Ora il loro posto è occupato da un computer. I tanto temuti tagli al personale nell'ambito della riduzione della forza lavoro sono una realtà irrinuciabile, soprattutto in questi tempi di crisi.
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